Il pilota milanese vince la sua prima gara nei Prototipi alla seconda presenza con la Duqueine-Nissan LMP3 del team lombardo TS Corse al termine di una 4 ore funestata dal maltempo: “Una gioia speciale in condizioni estreme, è stato un magnifico lavoro di squadra!”
Magny-Cours (Francia). Pietro Peccenini non sbaglia e a Magny-Cours vince la sua prima gara al volante di un Prototipo. In equipaggio con il transalpino Hugo Carini, il pilota milanese ha portato al successo assoluto la Duqueine D08 Nissan della classe LMP3 del team TS Corse nella gara di 4 ore valida come secondo round dell’Ultimate Cup Series. Una prova davvero estrema quella superata da Peccenini, che ha trionfato al termine di una corsa funestata dal diluvio battente che, per questioni di scarsa aderenza e visibilità, l’ha di fatto dimezzata costringendo a lungo gli equipaggi ai box. Tra colpi di scena e safety car e in condizioni proibitive, proprio come accaduto anche in occasione del suo primo successo internazionale in monoposto (a Barcellona nel 2018 su F.Renault 2.0), il portacolori della scuderia lombarda ha mantenuto a lungo la testa della corsa guadagnata nelle prime fasi di gara e, dopo che Carini, subentrato al cambio pilota obbligatorio a 45 minuti dal termine, ha tagliato il traguardo, ha potuto celebrare con tutta la TS Corse il primo successo personale nel mondo dell’endurance nella stagione d’esordio con le sportcar, arrivato già alla seconda presenza assoluta. Il trionfo di Magny-Cours si aggiunge al quarto posto ottenuto al debutto nel primo round di Digione tre settimane fa, collocando l’equipaggio del team diretto da Stefano Turchetto nelle posizioni di vertice della classifica assoluta del Challenge Proto.
Peccenini dichiara dopo la vittoria sul circuito francese: “E’ una gioia speciale, un momento di grande felicità sportiva e personale. Siamo in competizione con team di grande esperienza e siamo stati bravi a non sbagliare in condizioni difficilissime. E’ stato un magnifico lavoro di tutta la squadra. Abbiamo affrontato un fine settimana complicato da un meteo ‘pazzo’ con situazioni sempre diverse e variabili tra libere, qualifiche e gara. Le condizioni della pista erano al limite, ma siamo stati competitivi e perfetti a ogni pit stop. Un round difficile nel quale in generale si è visto che tutti nel team eravamo un po’ più esperti rispetto all’esordio di Digione. La squadra sta entrando a regime sotto tutti gli aspetti, mentre in pista personalmente ho avuto l’occasione di girare per la prima volta con il prototipo anche sul bagnato: è un bagaglio di esperienza che potrebbe tornare utile in futuro. Fra l’altro pure il prossimo round si disputa a Magny-Cours… Questo successo è il modo migliore di gratificare chi ci sta sostenendo in quest’anno drammatico per il mondo intero dal punto di vista sanitario e socio-economico. Mai come prima si apprezza la magia dello sport”.
Immagini: Foto Marco Pieri
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