SUV è il primo modello globale dell’azienda costruito utilizzando un sistema di riciclaggio “a circuito chiuso” per le parti in alluminio
YOKOHAMA, Giappone – La nuovissima Nissan Rogue del 2021 sta aprendo nuovi orizzonti come primo modello globale dell’azienda costruito utilizzando un sistema di riciclaggio “a circuito chiuso” per le parti in alluminio.
Il sistema aiuta a ridurre le emissioni di CO 2 rispetto all’utilizzo di parti realizzate con leghe primarie da materie prime. Promuove anche l’uso di materiali che non dipendono da risorse appena estratte, nonché la riduzione dei rifiuti dalle fabbriche.
Il cofano e le porte del Rogue 2021 sono stampati in lega di alluminio, un materiale che riduce il peso del veicolo e aiuta a migliorare l’efficienza del carburante e le prestazioni di potenza. Il modello è stato costruito a Kyushu, in Giappone, e a Smirne, nel Tennessee.
Per supportare il processo, Nissan ha collaborato con Kobe Steel, Ltd. e UACJ Corp. in Giappone e con Arconic Corp. e Novelis Inc. negli Stati Uniti
Riciclaggio e riutilizzo
Al centro del sistema di riciclaggio a circuito chiuso c’è un grande sistema di trasporto pneumatico. Man mano che le cappe e le porte vengono stampate, il materiale di scarto viene sminuzzato ed estratto, mantenendo separati i gradi di alluminio.
La separazione garantisce che Nissan possa restituire rottami di alta qualità ai fornitori. I fornitori trasformano i rottami di alluminio separati e ricondizionati in fogli di lega di alluminio e li riconsegnano a Nissan per l’utilizzo nella produzione.
Secondo la Aluminium Association con sede negli Stati Uniti, riciclare l’alluminio di scarto consente di risparmiare oltre il 90% dell’energia necessaria per creare una quantità comparabile dalle materie prime. L’organizzazione stima che quasi il 75% di tutto l’alluminio prodotto sia ancora in uso.
Post simili
Volkswagen Tayron, il nuovo SUV con fino a 7 posti ordinabile in Italia da 45.900 euro
Paula Fabregat-Andreu, Direttrice Progetti Design della Marca Renault, eletta Donna dell’Anno 2024
I motori Peugeot in Formula 1, 30 anni fa