Sugli incentivi regna l’incertezza
Ricerca di Areté sull’avanzata delle vetture elettrificate nel nostro Paese: in aumento la propensione all’acquisto, rallentata dalla crisi economica e dalla scarsa conoscenza delle loro principali caratteristiche.
Roma, gennaio 2021 – Cresce l’interesse degli italiani per le vetture elettriche ed ibride, guidato da motivazioni legate al risparmio economico nei costi di gestione e al minore impatto ambientale. Il fattore economico resta un ostacolo decisivo da superare per rendere effettiva la svolta elettrica nel nostro Paese: oltre il 60% degli italiani individua nel costo elevato il principale freno all’acquisto e si dice disponibile a comprarle solo in caso di incentivi più consistenti o di una decisa riduzione del prezzo da parte dei costruttori o di un piano di finanziamento vantaggioso. Persistono dubbi sull’accesso agli incentivi e sui veicoli coperti dal bonus.
Sono queste le principali evidenze che emergono dalla nuova instant survey “Vetture ibride ed elettriche, tu le acquisteresti?”, condotta nei primi 10 giorni di gennaio da Areté (azienda leader nella consulenza strategica).
La recrudescenza della diffusione del virus spinge sempre più italiani a utilizzare l’auto per i propri spostamenti abituali, preferita dal 75% del campione. Solo il 5% si affida ai mezzi pubblici, oggi considerati possibile veicolo del contagio, stessa percentuale di utilizzo data dalla somma dei diversi strumenti di mobilità in sharing (auto – bicicletta – monopattino).
Quanto ne sanno gli italiani delle vetture elettriche ed ibride? Sono poco e male informati.
Lo studio approfondisce la conoscenza delle vetture elettriche ed ibride da parte degli italiani. Quanti ne conoscono effettivamente il funzionamento, le modalità di ricarica, le emissioni, i costi di gestione e l’autonomia? Complessivamente a prevalere è l’incertezza su quasi tutte le caratteristiche tecniche di questi modelli, oltre 1 italiano su 2 è indeciso o possiede informazioni non corrette in merito. Ad esempio, il 39% ritiene che tutti modelli ibridi (full, mild, plug-in) ed elettrici siano a emissioni zero, il 61% li reputa tutti in grado di percorrere almeno 50 km in modalità elettrica. Più di 1 su 4 pensa che tutte le vetture elettrificate abbiano bisogno della spina per ricaricarsi. Su due aspetti, gli italiani sembrano avere però le idee chiare: il 70% non le ritiene “noiose da guidare” e la metà è consapevole che i costi di gestione (carburante e manutenzione) di un’auto elettrificata sono inferiori rispetto a quelli di un’auto con motore termico.
Il costo elevato dei modelli resta un freno decisivo per la svolta elettrica
Il fattore economico resta un punto decisivo per rendere effettiva la svolta elettrica nel nostro Paese. Nonostante la crescente disponibilità di modelli e i bonus messi in campo dal Governo, oltre il 60% degli intervistati individua nel costo il principale ostacolo da superare e si dice disponibile ad acquistare queste vetture solo in caso di incentivi più consistenti o di una decisa riduzione del prezzo da parte dei costruttori o di un piano di finanziamento vantaggioso.
In generale, più della metà del campione sarebbe disposto a pagarle tra il 10% e il 20% in più rispetto al valore di una vettura con motore termico; un’indicazione, questa, che rende decisamente a portata di acquisto l’ibrido oggi incentivato, meno l’elettrico. E’ interessante notare come, soprattutto per gli e-vehicles l’installazione del sistema di ricarica a casa compreso nel prezzo costituisca un fattore di forte spinta all’acquisto (lo indica il 23% dei rispondenti).
Caos incentivi
La campagna di incentivi messa in piedi dall’Esecutivo non sembra aver fatto breccia nella gran parte degli automobilisti: il 28% non ha compreso a quanto ammonti il bonus, il 24% ignora quali vetture vi rientrino, il 21% non saprebbe come accedere ai fondi. Solo il 4% dichiara di avere piena consapevolezza dello strumento.
“La survey ribadisce la centralità dell’auto per gli spostamenti degli italiani e la diffidenza verso i mezzi pubblici di trasporto. Al contempo, lo studio”, sottolinea Massimo Ghenzer – Presidente di Areté, “evidenzia come l’interesse verso le auto elettrificate resti alto nel nostro Paese, spinto da motivazioni legate al risparmio economico nella gestione della vettura (indicate dal 72% degli intervistati) e dalla salvaguardia dell’ambiente (25%). Nonostante le campagne informative delle Case automobilistiche, resta molta confusione da parte dei consumatori sulle tecnologie elettriche ed ibride, sulle loro differenze, sul funzionamento. Complice anche l’incerto scenario economico determinato dalla pandemia, l’elevato costo di questi veicoli, in assenza di più rilevanti incentivi all’acquisto, rischia di frenarne la diffusione. Proprio al fine di non immobilizzare l’intero valore economico del bene, il 20% è propenso a prenderle attraverso formule alternative alla proprietà, come il noleggio a lungo termine o il leasing”.
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