UN NUOVO SISTEMA FOTOVOLTAICO NELLA SEDE DI MARANELLO
E UNA STAZIONE DI RICARICA OFF GRID PER I MODELLI IBRIDI.
Un nuovo impianto fotovoltaico sui tetti degli stabilimenti di Maranello, che incrementa l’autoproduzione di energia riducendo le emissioni di CO2e. È un passo ulteriore verso la carbon neutrality che Ferrari compie a fianco di Enel X.
La collaborazione con la business line del Gruppo Enel è già entrata nella sua fase operativa con la recente installazione della prima delle quattro sezioni dell’impianto, che complessivamente sarà composto da 3.800 pannelli solari in grado di erogare una potenza massima di 1.535 kWp.
A pieno regime il nuovo parco solare consentirà a Ferrari di autoprodurre 1.626.802 kWh l’anno. L’impianto consentirà di risparmiare oltre 18.500 tonnellate di CO2e in 25 anni, pari a circa 740 tonnellate l’anno.
Ferrari incrementerà l’autoproduzione da fonte rinnovabile dello stabilimento di Maranello, aumentando del 200% la potenza dei suoi impianti a energia solare che solo lo scorso anno hanno erogato 3 TJ di energia.
È stato inoltre realizzato con Enel X un esemplare di sistema off grid per la produzione di energia, progettato per le specifiche esigenze di ricarica della gamma ibrida Ferrari utilizzata dalla Casa. Si tratta di una stazione che produce energia esclusivamente tramite un impianto fotovoltaico da 5,5 kWp, con pannelli bifacciali e una battery storage da 20 kWh. La performance del sistema viene monitorata dall’Energy Management System, che comunica i dati in tempo reale attraverso uno schermo LCD integrato nell’infrastruttura.
“Insieme a Enel X e agli altri nostri partner, stiamo sviluppando nuove soluzioni che contribuiranno in modo significativo a ridurre le emissioni di CO2e – ha dichiarato Benedetto Vigna, Amministratore Delegato di Ferrari – La sfida di diventare carbon neutral entro il 2030 è per Ferrari uno stimolo ulteriore a innovare in ogni ambito, intervenendo con un approccio scientifico e olistico sull’insieme delle fonti di emissioni: non solo nella fase di utilizzo delle vetture, ma anche lungo la catena di fornitura e negli impianti produttivi”.
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