Le note basse di Conquest Of Paradise di Vangelis risuonano in questo mitico villaggio francese, annunciando la partenza di 2.500 trail runner impegnati in una leggendaria corsa, l’Ultra-Trail du Mont-Blanc, intorno al Massiccio del Monte Bianco. 171 km, 10.000 metri di dislivello positivo e una linea di partenza condivisa dall’élite mondiale della disciplina e dai runner amatoriali. Dietro le barriere, ci sono famiglie, amici, spettatori, organizzatori e assistenti. Tutti sono in preda all’emozione.
In questa esclusiva corsa, Dacia ha seguito un runner fuori dal comune, un “ultra-terrestre”, che ha come unico obiettivo quello di superare sé stesso. È un’avventura incredibile e un exploit titanico quello che Alexandre Boucheix, meglio noto come Casquette Verte (berretto verde), ci fa scoprire con un questionario “ultra”. Questa è la sua storia.
Dal 22 al 28 agosto, Chamonix è diventata l’assoluto punto di ritrovo di tutti gli appassionati di trail running: da qui sono partiti oltre 10.000 runner per una delle otto corse del famoso UTMB du Mont-Blanc, compresa la corsa principale, la UTMB (171 km e 10.000 metri di dislivello positivo) che riunisce l’élite mondiale della disciplina. 2.500 partecipanti e un vincitore, lo spagnolo Kilian Jornet, che ha conseguito la quarta vittoria a Chamonix, con un tempo record di 19 ore 49 minuti e 32 secondi.
Dacia ha partecipato all’avventura grazie alla partnership siglata per diversi anni con l’UTMB World Series, con cui condivide valori comuni, come l’accessibilità, il legame con la natura e il superamento dei propri limiti. La Marca ha dato un supporto operativo agli organizzatori, soprattutto mettendo a loro disposizione i suoi veicoli. Duster, Jogger e Spring hanno solcato valli e sentieri contribuendo alla logistica della corsa. Oltre trenta veicoli sono stati utilizzati per organizzare i punti di ristoro e le aree di assistenza, ma anche per fissare i marcatori dei sentieri e trasportare i volontari nei vari punti di passaggio.
Dacia era a fianco dei runner per rivivere insieme le emozioni della corsa, la lotta dei corridori per vincere le loro paure, superare i loro limiti fisici e mentali, andare all’essenziale, fare dell’incontro con sé stessi un’esperienza di successo. Alexandre Boucheix, runner e trailer parigino di 30 anni, meglio noto come Casquette Verte (berretto verde), ci racconta il suo exploit.
Non ci sono momenti ‘ultra-facili’ negli ultra-trail. Ma bisogna farne uno per rendersi veramente conto fino a che punto sia difficile una corsa di questo tipo.
Alexandre Boucheix, detto Casquette Verte (berretto verde), Trail runner
Una corsa mitica costellata da momenti “ultra”
In una corsa come UTMB Mont-Blanc, ogni runner vive il proprio exploit, al di là del podio. Alexandre ha registrato il suo miglior tempo in questo ultra-trail, dove si è piazzato al 18° posto con 22 ore 55 minuti e 34 secondi. Ci confida qual è stato il momento “ultra-appagante” della sua corsa:
Quando hai i poster di Kilian Jornet appesi in camera, essere sorpassati da Kilian Jornet in persona al chilometro tre a Chamonix, è fantastico! Poi non l’ho più rivisto…
Chiaramente, non è stato tutto così fantastico per Alexandre durante la corsa. Si ricorda del suo momento “ultra-difficile”, al Grand Col Ferret, il secondo punto più alto del percorso, il passaggio tra l’Italia e la Svizzera.
Sono salito fino al passo in modalità zombie, non avevo più energie e mi sono imposto di arrivare fino in cima. È stato un momento davvero difficile, due ore e mezzo che non finivano più.
Dall’agonia all’estasi
Dopo questo tratto di pura sofferenza, Alexandre ritrova il piacere della corsa. Vive il suo momento “ultra-bello”, ammirando il sole sorgere sul massiccio del Monte Bianco:
Quest’anno, ci sono arrivato prima del solito. La luce del giorno ha illuminato il fondo del Grand Col Ferret, dove c’è un’incredibile vallata. È uno spettacolo che ti dà voglia di alzarti alle 2 del mattino per salirci con la fidanzata e scoprire questo posto splendido.
Questo momento di contemplazione della bellezza è stato seguito da un altro momento di felicità. A Champex-Lac, in Svizzera, al chilometro 126, i suoi cari e la sua assistente (Cécile Bertin) erano lì, pronti a incoraggiarlo. È stato il suo momento “ultra-motivante”:
È stata una grande emozione vedere la mia ragazza, che era venuta a sostenermi a Champex. A volte basta un bacio per far ripartire la motivazione!
E se vi state chiedendo cosa può fare un runner per 171 km (a parte correre), Alexandre ci svela il suo segreto: la musica. La sua playlist è composta soprattutto da brani di Diam’s e Celine Dion.
La musica lo accompagna anche nei suoi momenti di pausa, nei quali si diverte a cantare.
Uno spirito positivo che ha dovuto mantenere fino a Vallorcine, dove solo 20 km lo separavano dal traguardo. È stato un momento “ultra-mentale”, quello in cui ha deciso di puntare alla Top 20:
Ho accettato il dolore e la sofferenza, sapevo che potevo farcela. È stato un momento mentale (e fisico) che è durato tre ore e mezza.
Questa forza è quella che gli ha fatto vivere il momento “ultra-commovente” della corsa, a 10 km dal traguardo, quando ha capito che la sua impresa era possibile.
Il momento “ultra Top 20”
Commosso, stupito, entusiasta, Alexandre Boucheix conquista un posto in Top 20 all’UTMB Mont-Blanc nel 2022. Un risultato che conferma le sue incredibili performance sportive, ma anche la sua autenticità, quella di qualcuno a cui piace semplicemente correre:
Ho pianto alla fine della corsa, penso che mi renderò conto di quello che è successo solo tra qualche giorno. Ma questo risultato non cambierà niente. Perché domani tornerò a correre.
Record battuti, emozioni condivise, un’avventura “ultra” per trail runner eccezionali!
Da Montmartre al Monte Bianco, un parigino fuori dal comune
Un profilo atipico, una passione che non conosce confini. Un berretto verde che lo rende riconoscibile ogni volta che esce a Parigi. Una resistenza fuori dal comune, un allenamento quotidiano su e giù per le scale di Montmartre o nel Bois de Vincennes, un “Forrest Gump” dei nostri giorni. Quest’anno, Alexandre Boucheix ha al suo attivo già oltre 6.800 km percorsi e 166.000 metri di dislivello positivo, ossia 16 volte quello dell’UTMB Mont Blanc. Due volte vincitore della mitica corsa invernale Lyon-Sainté-Lyon, vincitore degli Ultra-Trail UT4M nelle Alpi e Ultra 01 nel Dipartimento dell’Ain, è ben lungi dall’appendere le scarpe al chiodo. Nei prossimi due mesi, Alexandre parteciperà ad altri due ultra-trail: l’Ultra Trail des Montagnes, nel Dipartimento del Giura, e la Diagonale des Fous, nell’isola della Réunion. Sarà poi la volta del Kullamannen Trail by UTMB (organizzato dall’UTMB World Series) in Svezia e della Lyon-Sainté-Lyon, a inizio dicembre, per puntare alla sua terza vittoria in questa corsa.
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