La Coppa del Mondo prevista dal 27 al 29 dicembre è stata annullata
Preoccupano i costi di produzione neve e gestione della gara
Tutti gli sforzi concentrati per preparare le piste per le prossime festività
L’offerta di Ski Civetta rimane forte con i suoi 72 km di piste, anche in notturna
Richiesta, assegnata a pieno titolo e poi rinunciata. Aveva fatto notizia l’inserimento nel calendario di Coppa del Mondo di skicross della gara titolata dal 27 al 29 dicembre ad Alleghe (BL). Una notizia che ha fatto “rumore” nel comprensorio Ski Civetta, il più grande del Veneto, parte integrante di Dolomiti Superski e famoso per i suoi 72 km di piste di ogni livello. Le gare di skicross del 27, 28 e 29 dicembre facevano parte di un progetto a più largo respiro e di più anni, anche per far conoscere maggiormente l’offerta di Ski Civetta.
Parliamo al passato, perché il Comitato Organizzatore dell’Alleghe Skicross World Cup ha deciso per correttezza di informare già per tempo la FIS della decisione, suo malgrado, di annullare le gare.
La difficile e imprevedibile situazione energetica venutasi a creare a seguito dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia con le conseguenti sanzioni ben note, ha consigliato di concentrare gli sforzi dei gestori del comprensorio sciistico sulla preparazione delle piste per lo sci turistico-sportivo e non agonistico. La realizzazione della pista di skicross comporterebbe una grossa produzione di neve programmata e lavori ad hoc per il tracciato fin dai primi giorni di dicembre. I costi di produzione neve e di gestione sono già lievitati, e ancora non si sa fino a quanto potranno aumentare.
Così, per salvaguardare l’attività dei tanti turisti attesi sulle piste di Alleghe è stato deciso di declinare l’invito della FIS per il 2022 spostando gli obiettivi al 2023, e di preparare al meglio la stagione garantendo, come consuetudine, piste in perfette condizioni per tutti, in tutta la ski area.
Proprio alcuni giorni fa il segretario generale della Federazione Internazionale, Michel Vion, aveva avvertito che la FIS si aspetta più di una cancellazione di grandi eventi, senza escludere i Campionati del Mondo, per i problemi legati ai costi dell’energia e alla disponibilità d’acqua.
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