Sono inarrestabili i “terribili ragazzini” del fioretto ASU! Edoardo Di Benedetto, Giovanni Peres, Samuele Pilutti, Mattia Roberto Stel (tutti classe 2011) hanno fatto la storia della società bianconera laureandosi campioni italiani al campionato a squadre GPG (categoria maschietti/giovanissimi) che si è svolto a Rovigo!
«Non era mai capitato nella storia dell’Associazione Sportiva Udinese che una squadra vincesse una prova nel campionato italiano Gpg (categoria maschietti/giovanissimi) – ha spiegato il vice presidente dell’ASU, Filippo Pesce, in gara insieme alla compagine friulana -. Siamo entusiasti di questo risultato, ma anche del terzo posto dell’altra squadra e dei posizionamenti degli altri schermidori. Tutto questo è frutto di un grande impegno, corale, da parte della società, che da anni sta puntando sulla scherma, e di tutto il team di tecnici che lavora quotidianamente con i ragazzi in pedana. Faccio a loro, così come a questi piccoli atleti, i miei complimenti! Siamo orgogliosi di voi!»
Parole di gioia sono state espresse anche dal maestro Fabio Zannier che allena i fiorettisti assieme a Nathaniel Fritz Gutierrez, Roberto Piraino e al preparatore atletico Francesco Puppo: «Sono molto felice per questo risultato storico. Non solo per l’oro, ma anche per il terzo posto di Umberto Galdiolo, Filippo Presta, Tiziano Sartogo, Boshao Zhang e per Il 12° di Matteo Chetta, Pietro Guerrini, Leonardo Pesce, Dario Rocchi. Questo è il risultato del lavoro che facciamo quotidianamente in sala – ha chiuso -. Un grazie a tutti i colleghi e anche ai ragazzi che ci hanno fatto un regalo bellissimo».
Positivi anche i risultati dei ragazzi/allievi, con un’ottava posizione conquistata dalla squadra composta da Marco Bertossi, Ludovico Galdiolo, Giovanni Giacomini e un 17° posto per Alessio Coccolo, Cristian La Sorte, Vittorio Lampis: «La gara è andata abbastanza bene – ha commentato il tecnico dell’ASU – ma senza dubbio c’è ancor da lavorare. Abbiamo perso con Frascati 45 a 43. I ragazzi hanno tirato bene, anche se erano un po’ nervosi a inizio gara. Spiace, perché la finale sarebbe stata alla nostra portata. Detto questo, sono contento del lavoro svolto, ma in sala c’è da ancora molto da fare».
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