20 tappe per 1.150 chilometri. Dall’Abruzzo alle Dolomiti, poi il Gran Finale a Roma. Si svolgerà dal 6 al 28 maggio. Per la prima volta una tappa interamente in territorio straniero. Numero record di team. La presentazione oggi a Milano presso la RCS Academy. Sarà l’edizione più green di sempre.
Cinque. Come le dita di una mano, i sensi dell’essere umano e i Giri d’Italia vinti da Binda, Coppi e Merckx. Il Giro-E, nato nel 2019, taglia anche questo traguardo: l’edizione 2023 sarà la quinta. Scatterà da Fossacesia (Chieti) il 6 maggio, per l’organizzazione di RCS Sport & Events.
Con il percorso che è stato svelato a Milano, presso le aule multimediali di RCS Academy, si candida al titolo di edizione più emozionante di sempre. Ben 1.150 chilometri in totale, suddivisi in 20 tappe. Dall’Abruzzo alle Dolomiti, dal mare alle vette, esaltando, al solito, l’Italia più autentica, quella della provincia, lontana dalle grandi rotte del turismo. Per poi chiudere nella Capitale, il 28 maggio, inondando Romadi bici, rosa e tifosi. Sarà, guarda la coincidenza, la quinta volta che la Città Eterna accompagna il Giro d’Italia al traguardo finale: la prima è stata nel 1911, in occasione dei cinquant’anni del Regno, l’ultima nel 2018, con lo splendido arrivo di Froome in Maglia Rosa sullo sfondo del Colosseo e dei Fori Imperiali. Altra immagine da cartolina sarà quella proprio della partenza della tappa romana del Giro-E, che avverrà in via della Conciliazione, sullo sfondo la Basilica di San Pietro. Iscritti ben 17 Team e 10 Special Team che prenderanno il via solo in alcune tappe: è un record.
(Da sinistra a destra Paolo Bellino, Giorgio Cattaneo, Damiano Cunego, Amedeo Tabini, Emiliano Cantagallo, Elisa Scarlatta, Manuel Belletti, Federico Caleno, Cordiano Dagnoni e Roberto Salvador)
Paolo Bellino, Amministratore Delegato e Direttore Generale di RCS Sport: “Sarà un’edizione altamente spettacolare. Per la prima volta una tappa del Giro-E si disputerà interamente in territorio straniero, e la conclusione a Roma sono certo che rimarrà nei cuori di tutti i partecipanti. Ma sarà anche l’edizione più green di sempre, perché sono tantissime le iniziative in tema di sostenibilità dell’Enel X Way Giro-E 2023. Oggi bisogna avere un approccio diverso nell’organizzazione degli eventi, ed è ciò su cui stiamo lavorando da tempo. Grazie alla collaborazione con Nativa, abbiamo aggiunto un ulteriore tassello al nostro percorso verso una sostenibilità totale”.
Federico Caleno, Responsabile Italia di Enel X Way, title sponsor del Giro-E 2023:
“Siamo entusiasti di essere partner del Giro-E, perché è una competizione che consente agli atleti di provare un’esperienza unica nel suo genere. Un momento di sport che integra perfettamente innovazione, cura dell’ambiente e forte presenza sul territorio. Una filosofia che condividiamo a pieno e che anche quest’anno vogliamo rafforzare in qualità di principale player di infrastrutture di ricarica in Italia con una rete di punti che ha toccato quota 18mila e un continuo sviluppo della tecnologia che sta portando all’installazione di supercharger, caricatori ad altissima potenza, per fare il pieno di energia in tempi rapidissimi per un’esperienza di viaggio ancora più comoda”.
Il Giro-E ha un’anima green e con le sue bici da corsa a pedalata assistita e dal cuore elettrico si fa ambasciatore di una mobilità sostenibile e di uno stile di vita consapevole. In quest’ottica, il suo villaggio di partenza diventa ogni mattina una piccola fiera della mobilità e della sostenibilità. La novità di quest’anno è che il Green Village si arricchisce di intrattenimenti e di contenuti per coinvolgere sempre di più il pubblico, diventando così Green Fun Village. Tra gli espositori, Enel X Way, Continental, Trenitalia, Toyota, Lombardo Bikes, Parkpre, MOST, San Gabriel. Al Green Fun Village c’è anche la presenza di BiciScuola, il progetto del Giro d’Italia per avvicinare i più piccoli ai valori dello sport e della bicicletta.
BiciScuola è parte di RideGreen, progetto nato nel 2016 per ridurre gli effetti del passaggio della Corsa Rosa sul territorio, attraverso la corretta gestione dei flussi dei rifiuti prodotti e ricorrendo a un sistema di tracciabilità. Con l’ausilio di oltre 200 volontari e di numerose aziende locali, coordinate anche dalla cooperativa E.R.I.C.A., i rifiuti prodotti nelle varie località toccate dal Giro d’Italia vengono raccolti in apposite isole ecologiche posizionate nei punti strategici di ogni tappa, e successivamente avviati al riciclo per essere trasformati in materia prima seconda ed essere rimessi nel ciclo produttivo. Ma RideGreen negli anni è diventato molto di più rispetto alla raccolta differenziata, fino a coinvolgere l’educazione con BiciScuola e la mobilità sostenibile con il Giro-E.
Da anni RCS Sport è impegnata sui temi della sostenibilità, e una delle novità di quest’anno è il coinvolgimento di un partner importante, NATIVA, Regenerative Design Company italiana che supporta centinaia di aziende a evolversi verso modelli economici rigenerativi. La società sta conducendo un’analisi che verificherà l’impatto ambientale e sociale di RCS Sport e di due suoi eventi: Milano Marathon e Giro d’Italia/Giro-E. Ciò consentirà di mettere in evidenza sia le pratiche virtuose di RCS Sport sia le aree di possibile miglioramento, per orientare le scelte future. Il progetto, che sarà raccontato in un Report dedicato, coinvolge l’intero ecosistema attraverso un’analisi quantitativa e qualitativa.
Inoltre, tra i partner che affiancano Giro-E nelle attività di sviluppo sostenibile, si aggiungono quest’anno Treedom, con cui verrà proseguito il progetto nato nel 2021 con le classiche di ciclismo arricchendo la foresta RCS Sport, con 200 alberi piantati da Giro-E. A questa iniziativa verrà affiancata una challenge tramite la app Wecity, che monitora e premia la mobilità sostenibile, tra le comunità delle 20 città di partenza del Giro-E. Wecity è una società Benefit che si propone di generare un cambio comportamentale nelle aziende, nella Pubbliche Amministrazioni e nei cittadini, favorendo gli spostamenti green e certificando la CO2 risparmiata. Tramite la app verranno monitorati gli spostamenti “sostenibili” dei cittadini e verrà generata una classifica. Alle città e ai cittadini più virtuosi verranno “regalati” altri alberi all’interno della foresta Treedom del Giro-E.
Giorgio Cattaneo, PR & Communication manager Continental Italia: “Continental guarda con sempre maggiore attenzione al mondo del ciclismo. La bicicletta, in particolare se a pedalata assistita, riesce a coniugare alla perfezione tecnologia e sostenibilità e rappresenta una delle alternative sempre più competitive al bisogno di spostarsi e al desiderio di vicinanza e contatto con la natura e con la meraviglia del nostro territorio in un ambiente il più possibile salubre, che sempre più persone esprimono. Il supporto al Giro-E rappresenta per noi anche un’occasione importante per sensibilizzare sul tema della sicurezza sulle strade e della coesistenza di mezzi di tipologia diversa che caratterizza il panorama della mobilità e che richiede molta sensibilità da parte di tutti.Oltre a tutto questo il Giro-E è un perfetto mix di esperienza coinvolgente e passione di cui vogliamo far parte e una piattaforma di comunicazione efficace per dare visibilità ai nostri Valori e alla nostra visione del futuro”.
Roberto Salvador, direttore del Giro-E:“Il Giro-E diventa sempre più green e si conferma luogo di sperimentazione, non soltanto per le bici. Per esempio, quest’anno l’organizzazione userà cinque Toyota full electric lungo tutto il percorso. Negli allestimenti delle hospitality verrà utilizzato come controsoffitto un nuovo tessuto che assorbe CO2 e altri componenti inquinanti: ci consentirà di compensare la CO2 prodotta dall’organizzazione. Alla fine dell’evento testeremo i materiali e certificheremo quanti inquinanti avranno assorbito. Lo stesso materiale sarà utilizzato per i numeri delle bici dei capitani, così potremo misurare quante sostanze inquinanti avremo incontrato durante il percorso. Molto importante è poi il Green Fun Village, il villaggio della sostenibilità che in tutte le città di partenza offrirà molte attività al pubblico: giochi, sfide, animazione,un’area degustazione dove scoprire i piatti tipici locali, oltre naturalmente ai tanti stand dei nostri partner a tema sostenibilità. Quest’anno abbiamo anche inaugurato una partnership con il Centro Nazionale della Mobilità Sostenibile, una start-up del Ministero dei Trasporti con la quale studiare e sperimentare nuove soluzioni di mobilità”.
Ferruccio Resta, Presidente di MOST – Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile: “Per MOST, partecipare al Giro-E significa avvicinare il grande pubblico al futuro della mobilità. Una mobilità sostenibile in cui la ricerca svolge un ruolo centrale. La Fondazione MOST è uno dei più grandi player in Italia, frutto della collaborazione tra 25 università e 24 grandi imprese, voluta dal PNRR per accompagnare la transizione green e digitale attraverso soluzioni tecnologiche moderne, sostenibili e inclusive. MOST risponde a grandi sfide: dalla decarbonizzazione alla decongestione delle reti di trasporto, dalla mobilità autonoma e smart alle infrastrutture intelligenti, dall’alta formazione alla nascita di nuove imprese ad alto tasso di innovazione”.
Damiano Cunego, vincitore del Giro d’Italia 2004 e de Il Lombardia 2004, 2007 e 2008: “Sarà il mio secondo Giro-E. L’anno scorso, come capitano del team RCS Sport, è stata una gran bella esperienza. Era la mia prima volta su una bici a pedalata assistita. Ho capito anche l’importanza del messaggio: la promozione di uno stile di vita più sostenibile, anche attraverso l’impiego di questo tipo di bici per l’utilizzo quotidiano. Abito a Verona in città, e questo messaggio è passato: ogni giorno vedo city bike, gravel, mountain bike con il motore. E poi c’è il discorso più ciclistico: poter affrontare tappe del Giro d’Italia che non sono alla portata di tutti. Sono venute a pedalare con noi tantissime persone anche alla prima esperienza, che senza una bici a motore non avrebbero potuto affrontare questi percorsi difficili. Ma anche se c’è il motore, la salita devi guadagnartela, devi pedalare e fai fatica lo stesso,perché la bici non è un motorino. Ma è questo il bello, ciò che fa tornare a casa i partecipanti felici e soddisfatti”.
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