DS Automobiles presenta un manifesto del design degli interni, il risultato della sua riflessione sul futuro dell’auto.
Chiamato M.I. 21, questo strumento di ricerca che originariamente doveva rimanere confidenziale, stabilisce le regole necessarie per lo sviluppo di modelli futuri che si realizzeranno prima della fine del decennio.
M.I. 21 illustra l’arte del viaggio, attraverso un’esperienza unica di comfort, raffinatezza e tecnologia. Una visione che abbraccia DS Automobiles, l’unico marchio premium in grado di incarnare l’arte francese del viaggio.
M.I.21 sarà esposto a Parigi, al Grand Palais Ephémère, durante Révélations – la biennale internazionale dell’artigianato e del design.
Rivelazioni dal manifesto M.I. 21
DS DESIGN STUDIO presenta M.I. 21, uno dei suoi mezzi di ricerca, che illustra la visione per gli interni futuri del Marchio.
Questo mezzo di ricerca concepito solo per uso interno consente di rappresentare su un oggetto la visione congiunta dei team di progettazione e prodotto attorno a nuovi concetti, forme originali, evoluzioni tecniche, ergonomia ridisegnata e HMI (Human-Machine Interface) oltre a esplorazioni in CMF (colori, materiali e suoni), perché vengano espressi entro il decennio.
Il manifesto è anche un prezioso strumento di comunicazione all’interno del Brand ed è uno stimolo creativo per il team di progettazione. A differenza di una concept car, un manifesto incorpora alcune esigenze normative, industriali ed economiche per essere in grado di garantire una produzione più rapida.
Con il manifesto M.I. 21, DS condivide per la prima volta la sua visione con il pubblico, alla mostra Révélations, la biennale internazionale per l’artigianato e il design che si tiene a Parigi, al Grand Palais Ephémère, dal 7 all’11 giugno 2023.
“Révélations è un evento dedicato alla competenza, all’artigianato e all’eccellenza degli artigiani. Siamo coinvolti lì dal 2019. È un’occasione per incontrare un pubblico sensibile all’avanguardia, allo stile, alla competenza e al design. È interessante raccogliere le sue impressioni e commenti, come un test di vita reale con esperti. La nostra partecipazione a Révélations ci dà anche l’opportunità di comunicare il nostro concorso di design DS x MÉTIERS D’ART, che ci permette di proiettarci ancora di più.”
Thierry Metroz, Direttore del Design di DS Automobiles
M.I. 21, la visione futura degli interni DS
Progettato da Thomas Bouveret – Capo dell’ Interior Design – e Vincent Lobry – Responsabile del CMF– e dai loro team, il manifesto M.I. 21 reinterpreta il linguaggio degli interni di domani a sostegno dell’arte del viaggio. Ciò include:
Luce
La luce contribuisce al benessere nella cabina. Per dare leggerezza e portare una nuova dimensione ai materiali, diventerà un contributo chiave all’esperienza sensoriale in auto; adattivo, intelligente, connesso al suo ambiente. I cerchi presenti nelle porte diventano anelli di luce che esaltano i materiali.
Volumi
L’architettura offre più spazio. Lo spazio è stato liberato, mettendo in mostra il cruscotto. Il pavimento viene liberato e ridisegnato, senza tunnel centrale o console centrale, e le superfici vetrate sono aumentate per offrire più spazio, libertà e tranquillità all’interno. Si ispira al mondo dell’arredamento. Un sottile gioco di equilibrio tra i materiali, la sensazione al tatto e la distribuzione dei volumi permette di dare una sensazione piacevole.
Suono
Durante un viaggio, il suono permette alla mente di “perdersi” e contribuisce alla sensazione di comfort dell’abitacolo. Riflette anche la qualità acustica degli interni di DS Automobiles. Il suono fa parte del viaggio: può amplificare l’esperienza o scomparire del tutto. Il lavoro illustrato nel manifesto è visivamente più gratificante e più in armonia con uno stile fluido e raffinato. Tutto il suono è stato riunito su un elemento centrale, diventando un oggetto iconico per il suo design; posizionato nell’abitacolo con un’ illuminazione che lo accompagna.
Immersione
Il rapporto uomo-macchina è stato ridisegnato. Con DS AERO SPORT LOUNGE presentato nel 2020, si era già iniziato a pensare a interni con interfacce meno invadenti e più magiche. La scomparsa degli schermi aveva lo scopo di ridurre il sovraccarico mentale e la ridondanza delle informazioni. Poi negli anni tutti i produttori di auto hanno considerato importanti le dimensioni o il numero di schermi ma, spenti, questi non hanno avuto un reale valore estetico. L’idea è quella di trovare una tecnologia che fornisca le informazioni necessarie senza sacrificare la qualità e l’appeal sensoriale. Con il manifesto M.I. 21 si sta testando una soluzione innovativa attraverso la proiezione su una banda che diventa opaca quando è necessario visualizzare le informazioni o trasparente per mettere in luce i materiali dell’auto. Il sistema è controllato a voce o da un sistema di controllo remoto situato nel bracciolo centrale.
La dimensione artistica
Un obiettivo perseguito dal manifesto M.I. 21 è quello di andare oltre e creare una vera e propria opera d’arte. Ognuno può adattarlo ai propri gusti. L’espressione artistica lo porta ad un livello superiore. L’assenza di un altoparlante libera spazio nelle porte. Questo spazio viene reinvestito per ridefinire un’espressione del know-how di DS. Quest’area di espressione artistica è senza precedenti: i cerchi rappresentano la geometria perfetta; enfatizzano e differenziano l’abitacolo, con una firma e un forte design grafico.
Domande a Thierry METROZ, Direttore del Design di DS Automobiles
Cos’è un manifesto, quali sono le differenze rispetto a una concept car?
“Un manifesto è uno strumento di lavoro, un vero e proprio acceleratore che usiamo per riflettere sul futuro. Fisicamente, è un modello che normalmente deve rimanere segreto, perché incorpora molto del nostro futuro.
Questi modelli sono un collegamento tra la nostra visione e i nostri progetti in fase di sviluppo. Aiutano a guidare il nostro lavoro e condividono questa ricerca per il marchio con l’ingegneria; possiamo anche effettuare test per misurare il livello di attrattiva.
Trattandosi di uno strumento di ricerca interno, i nostri team lo utilizzano per liberare la loro creatività integrando il fatto che la maggior parte degli elementi deve poter essere messa in produzione. Ed è qui che sta la grande differenza con una concept car che rimane a malapena, se non del tutto, in grado di essere prodotta.
Ultimo punto, il fattore tempo è importante, con un design 100% digitale ci vogliono meno di 6 mesi tra il primo schizzo e il modello finale.
I manifesti cristallizzano i nostri pensieri su un prodotto futuro in questo momento e danno la tabella di marcia”.
Qual è il messaggio di questo manifesto e rappresenta l’interno di un modello futuro?
“Il manifesto M.I. 21 che presentiamo a Révélations è importante per la storia del nostro marchio. Sottolinea un approccio di apertura da parte nostra. Stiamo condividendo il nostro percorso creativo e la nostra visione con un vasto pubblico di intenditori, sia nel mondo automobilistico che nel mondo dell’artigianato.
Stiamo vivendo una trasformazione storica degli interni automobilistici. Le nuove architetture legate alle piattaforme elettriche, alle modalità di guida autonoma, all’arrivo dell’intelligenza artificiale e, soprattutto, al desiderio dei nostri clienti di vivere un’esperienza diversa sono centrali nel nostro pensiero. Il manifesto M.I. 21 illustra questi profondi cambiamenti, un’opportunità per noi di condividere una visione unica dell’arte francese del viaggio”.
Post simili
Ferrari FESTEGGIA I 40 ANNI DELLA TESTAROSSA nella cornice di MILANO AUTOCLASSICA
Volkswagen Tayron, il nuovo SUV con fino a 7 posti ordinabile in Italia da 45.900 euro
Paula Fabregat-Andreu, Direttrice Progetti Design della Marca Renault, eletta Donna dell’Anno 2024