Lo stabilimento di Cléon del Gruppo Renault, dedicato ai motori e ai componenti termici ed elettrici, è molto più di un semplice sito produttivo industriale. È innanzitutto un simbolo dell’ingegno umano e delle innovazioni tecnologiche. Da quando è stato creato nel 1958, questo stabilimento iconico ha plasmato il panorama dell’industria automotive, raggiungendo di recente un numero impressionante: vi sono stati prodotti, infatti, 100 milioni di motori e trasmissioni. Full immersion in quest’affascinante mondo industriale, dove il passato incontra il futuro. Benvenuti alla Megafactory di Cléon!
Nel cuore dello stabilimento, gli imponenti impianti entrano in funzione già dall’alba. Le linee di produzione sono orchestrate con una precisione quasi metronomica. Gli operatori assemblano i componenti dei motori e delle trasmissioni e supervisionano ogni singola fase del processo, garantendo la qualità e l’affidabilità dei prodotti finiti. Dalla minuziosa progettazione dei primi motori allo sviluppo di alcune delle motorizzazioni e tecnologie più sofisticate, Cléon incarna lo spirito pionieristico di uno stabilimento che ha sempre saputo stare al passo con i tempi.
Il “Cléon fonte”, un motore iconico
Da quando è stato inaugurato nel 1958, lo stabilimento di Cléon del Gruppo Renault ha dato alla luce un’ampia gamma di motori, ognuno con l’impronta dell’ingegno e delle competenze dello stabilimento. Tra questi gioielli meccanici, il più famoso è il celebre “Cléon fonte” (anche noto come motore “C”), un vero e proprio fenomeno che si è imposto per circa trent’anni, dopo l’esordio al Salone di Ginevra nel 1962. Ha alimentato un’ampia gamma di modelli Renault, tra cui Floride, Alpine A110, Renault 5, Super 5, Renault 8, Renault 12, Renault 18, e persino alcuni veicoli commerciali come l’Estafette e il suo degno sostituto, il Trafic di prima generazione.
Il “Cléon fonte” ha alimentato un’ampia gamma di modelli Renault, tra cui la Renault 8.
I vari adattamenti tecnici di questo motore hanno fatto dello stabilimento di Cléon un vero e proprio laboratorio tecnologico. Nel 1981, il sughero delle guarnizioni dei carter inferiori e della distribuzione ha lasciato il posto al silicone, con conseguente adozione di nuovi metodi di posa. Anche il layout è cambiato a partire dalle Renault 9 e 11: dall’iniziale montaggio longitudinale, con assemblaggio simultaneo della trasmissione e del motorino di avviamento, il “Cléon fonte” è passato al montaggio trasversale, riducendo considerevolmente il rumore all’interno del veicolo. Con questa transizione, il tenditore idraulico della catena di distribuzione è stato sostituito dal tenditore meccanico, migliorando così le prestazioni e la durata del motore. Il motore C è stato tra i primi ad adottare l’accensione elettronica, il turbocompressore di serie e l’iniezione. Il suo successo è testimoniato dall’impressionante volume di produzione: a Cléon sono stati prodotti oltre 14 milioni di motori C!
Macchine di trasferimento e lavorazione dei carter a cilindro del motore “Cléon fonte”.
I motori F e G, leggende della strada
I motori F e G, veri e propri gioielli ingegneristici, hanno percorso le strade di tutto il mondo. Il motore F7P, dotato di testata a 16 valvole, con 2 molle e doppio albero a camme, ha alimentato auto sportive come la Renault 19 16S, Clio Williams e Spider. Invece, il motore G ha alimentato modelli alto di gamma come Laguna, Safrane, Vel Satis, Espace e Avantime. Questo motore ha introdotto fondamentali innovazioni, in particolare, le bielle divise, riducendo significativamente i costi di lavorazione. Inoltre, la taratura degli iniettori è stata rivoluzionata per soddisfare le severe norme ambientali di quei tempi. Il motore G è anche stato un pioniere nell’uso degli alberi bilancieri, garantendo straordinarie prestazioni ed un comfort senza pari.
Didier Van-Tornhout, che ha lavorato nello stabilimento di Cléon per quasi 40 anni, ricorda questi momenti di condivisione e apprendimento continuo:
Abbiamo sempre respirato una bella atmosfera nelle officine e c’era grande solidarietà tra i colleghi. È stato, infatti, nello stabilimento che ho incontrato mia moglie, per quanto avessimo frequentato a lungo lo stesso posto di lavoro senza mai incontrarci! Per tutta la mia carriera, ho seguito oltre 60 corsi di formazione su motori, assemblaggio, sicurezza e qualità. Ho così potuto crescere progressivamente nell’officina e nel dipartimento ingegneria.
Didier, Ex responsabile degli affari industriali dello stabilimento di Cléon
Mitiche trasmissioni
Lo stabilimento di Cléon è noto non solo per i leggendari motori, ma anche per le trasmissioni, che hanno dato vita ai modelli della gamma Renault per decenni. La storia dello stabilimento è addirittura cominciata con la produzione delle trasmissioni della Dauphine e della 4CV, note come B2 e B3, per specificare il numero di rapporti disponibili. Negli anni 1980 è arrivata la trasmissione di tipo J, con cuscinetti conici o a sfera. Di questa trasmissione sono stati prodotti oltre 21 milioni di unità! Poi, nel 1991, Cléon ha cominciato a produrre le trasmissioni manuali P, dotate di cinque o sei rapporti in funzione della versione. Un’attività che prosegue tuttora, con una produzione che ha già raggiunto 8 milioni di unità.
La prima trasmissione prodotta a Cléon, nota come B289, era montata su Renault Dauphine.
Processi e metodi di lavoro rivisitati
Con il passare dei decenni, lo stabilimento di Cléon ha percorso la strada dell’eccellenza, rivisitando i suoi metodi di produzione. Le prime lavorazioni erano eseguite su macchine uniche, dedicate alle singole fasi.
In seguito, lo stabilimento ha introdotto le lavorazioni simultanee su postazione fissa, per aumentare l’efficienza, mentre l’automazione è progredita verso le linee di trasferimento, garantendo un flusso continuo. Poi è giunta l’ora di passare alle linee flessibili, dotate di centri di lavoro avanzati. Questa flessibilità ha permesso allo stabilimento di migliorare i tempi di cambio pezzo e garantire la qualità.
Produzione di motori elettrici allo stabilimento di Cléon.
All’avanguardia della tecnologia
Lo stabilimento di Cléon ha compiuto notevoli passi avanti tecnologici. L’assemblaggio termico, ad esempio, è passato dalla catena di montaggio a bilancini a sistemi sofisticati con piattaforme e nastri trasportatori, riducendo così il tempo di assemblaggio.
Anche l’avvento della robotica ha rivoluzionato la produzione. Negli anni 1960, per segnalare i difetti esisteva un pulsante luminoso, mentre oggi le interfacce uomo-macchina offrono diagnosi molto più accurate. L’introduzione del trattamento termico, soprattutto la cementazione a bassa pressione, ha migliorato la durata dei componenti. A livello di fonderia, Cléon è passata dalla colata di pezzi semplici esclusivamente con circuiti a bassa pressione a prodotti che incorporano circuiti ad alta pressione che richiedono competenze all’avanguardia. Per i veicoli ibridi ed elettrici, i denti dei pignoni del riduttore elettrico sono stati rettificati per migliorare la qualità sonora.
Lo stabilimento si è dotato di tecnologie e linee produttive innovative.
Le sfide dell’elettrificazione
Per rispondere alle esigenze del mondo odierno, lo stabilimento di Cléon ha raccolto subito la sfida dell’elettrificazione, con i primi studi effettuati per il motore di ZOE. La tecnologia elettrica, a quei tempi territorio praticamente inesplorato, presentava sfide importanti. Bisognava, innanzitutto, imparare a produrre i motori elettrici, competenza rara. Poi bisognava formare e riqualificare gli operatori esperti in motori termici e trasmissioni classiche affinché acquisissero competenze nel settore elettrico. Nonostante queste difficoltà, il primo motore elettrico è uscito dalle linee di Cléon ad Aprile 2015 per alimentare ZOE, segnando una tappa importante.
Abbiamo scoperto che, nonostante il numero ridotto di componenti, la tecnologia elettrica è molto complessa e richiede tanta precisione. La nostra forza sta nelle competenze accumulate per decenni nella produzione di motori e trasmissioni, ed è quest’esperienza che ha fatto la differenza. Nel 2017, abbiamo creato una divisione dedicata al processo elettrico. Partendo con sole 5 persone, abbiamo selezionato risorse talentuose, ed oggi possiamo contare su un team di oltre 40 esperti. Ogni giorno, impariamo, cresciamo e continuiamo a spingere oltre i limiti dell’innovazione elettrica, ha testimoniato Patrice Duhaut, Expert Leader dei processi.
I dipendenti di Cléon si formano presso l’E-Mobility Industry Academy.
Con il tempo, lo stabilimento ha continuato ad evolvere, producendo il motore 5A per Renault e i suoi partner, e sviluppando versioni ottimizzate per modelli come Kangoo. Questo motore sincrono a rotore avvolto, senza terre rare, unico nel suo genere, contraddistingue il know-how del mitico stabilimento. L’introduzione del motore 6A, quello di Mégane E-Tech Electric, che alimenterà anche Nuovo Scénic E-Tech Electric, rappresenta un importante passo avanti, con un design più compatto del 30% e una potenza maggiorata del 30%.
Rotazione della piattaforma processi sulla linea 6AM dedicata alla produzione di veicoli elettrici.
Per accelerare la trasformazione e porsi all’avanguardia della tecnologia, nel 2022 è stata lanciata un’università dedicata alla produzione elettrica. Sono oltre 3.000 i dipendenti che oggi lavorano nelle officine di Cléon, contribuendo al successo di quest’importante trasformazione.
È con immenso orgoglio che celebriamo lo straordinario traguardo dei 100 milioni di organi prodotti nello stabilimento! Questo successo è il risultato dell’impegno, delle competenze e delle performance delle donne e degli uomini che lavorano da decenni nella Megafactory di Cléon. Testimonia la capacità dei nostri team di rinnovarsi di fronte ai progressi tecnologici e alle sfide connesse alla trasformazione dell’industria automotive. Che si tratti di eccellenza operativa, digitalizzazione o decarbonizzazione, il sito di Cléon continua a trasformarsi per sostenere la strategia dell’elettrificazione del Gruppo Renault.
Thomas Denis, Direttore della Megafactory di Cléon
Dati salienti su Cléon
Dietro le frenetiche quinte dello stabilimento di Cléon, i dati ci raccontano una storia di progresso industriale. Un record impressionante di produzione: 14.512.000 motori di tipo C, 14.520.000 motori di tipo F e 21.139.294 trasmissioni di tipo J hanno visto la luce in queste officine. Oggi è stato raggiunto il traguardo di 100 milioni di motori e trasmissioni. Ma altre cifre impressionanti testimoniano il successo di questo stabilimento normanno:
250 AGV (veicoli a guida automatica) percorrono tutti i giorni le linee di produzione per approvvigionare le postazioni di lavoro
648 robot, di cui 89 cosiddetti collaborativi*, fanno parte integrante del processo di produzione
1.800 punti di controllo sono previsti sul motore 6AM
50 famiglie di componenti vari sono lavorate ogni giorno, come alberi a camme, carter a cilindro e alberi a gomito per i motori termici, albero primario, corona e pignone per le trasmissioni e il Rotorshaft, carter di chiusura e pignone per i motori elettrici.
- robot progettati per l’interazione diretta uomo-robot in uno spazio condiviso.
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