15 Novembre 2024

Festa dello Sport Inclusivo: all’ASU divertimento all’insegna dello sport per tutti!

Tanto divertimento e all’insegna dello stare insieme nel segno dello sport. Torna a Udine, il prossimo 26 novembre, la Festa dello Sport Inclusivo! La sesta edizione della manifestazione, che riprende dopo un periodo di stop forzato, è stata organizzata dall’Associazione Sportiva Udinese – ASU, in collaborazione con Fondazione Pietro Pittini, Csen Fvg, Special Olympics, Panathlon Udine, Ansmes – Associazione Nazionale Stelle e Palme al Merito Sportivo, l’associazione di promozione sociale Io ci vado, nell’ambito di Sport4inclusionweek, con il patrocinio di Coni Fvg e CIP Fvg e il sostegno di Fondazione Friuli. L’evento è stato presentato al PalaPrexta, sede dell’ASU, nella mattinata del 17 novembre alla presenza della presidente della Fondazione Pietro Pittini, Marina Pittini, del presidente di Fondazione Friuli, Giuseppe Morandini, del presidente dell’ASU, Alessandro Nutta e del direttore generale, Nicola Di Benedetto.

«Siamo molto orgogliosi di sostenere quest’iniziativa, che si colloca in una settimana di sport inclusivo (Sport4inclusionweek) promossa in tutta Italia da un gruppo di Fondazioni italiane e che hanno a cuore lo sport come momento didattico, sociale, educativo, per tutti. Crediamo molto nello sport come strumento didattico – ha sottolineato la presidente della Fondazione Pietro Pittini, Marina Pittini -. Abbiamo trovato in ASU un partner fenomenale e speriamo di poter proseguire anche con altre progettualità».

«Riuscire a dare seguito a un progetto (A proprio Agio, ndr), anche se si tratta di una seconda annualità, come in questo caso, è motivo di grande festa, perché dietro questa continuità, ci sono due significati fondamentali. Primo che l’iniziativa è utile per le comunità che la ricevono. Due che dietro c’è una struttura in grado di sostenerne la prosecuzione; e questo non è scontato. È in questi termini che per noi ASU rimane un riferimento operativo, nel mondo dello sport, e di tutte le attività che porta avanti. In questo caso proponete un’attività dall’alto tasso innovativo che poggia sul valore delle relazioni e questo è un segnale che va ben oltre al progetto in sé», ha dichiarato il presidente di Fondazione Friuli, Giuseppe Morandini.

«Fare inclusione non significa dare la possibilità a tutti di arrivare allo stesso obiettivo, ma consentire a chiunque di arrivare a quello che è il proprio, personale, massimo – ha ricordato l’assessora allo sport del Comune di Udine, Chiara Dazzan -. Il fatto che ASU, nonostante la sua vocazione agonistica, promuova questo tipo di attività, mi fa pensare che si possa scardinare molti pregiudizi sulla disabilità e trasformare la semantica dell’inclusività, in realtà».

Giuliano Clinori, vice presidente del Centro sportivo Educativo Nazionale – Csen e presidente regionale, anche direttore di Special Olympics Fvg, impossibilitato a essere presente alla conferenza stampa ha fatto sapere in una nota: «Grazie a questa e molte altre iniziative, finalmente, chi ha una disabilità può praticare liberamente sport. Fortunatamente, ogni giorno di più, si pensa che la disabilità non sia un limite ma una condizione che non necessariamente determina l’esclusione la vita sociale. Pertanto sono sempre di più le associazioni che accolgono, su nostro territorio, persone con le più svariate disabilità, di tipo fisico o mentale. Fra queste l’Associazione Sportiva Udinese è senza dubbio una delle prime polisportive, a Udine, ad aver aperto le sue porte a tutti, dallo scorso anno facendosi anche promotrice dei corsi di formazione specifici per i tecnici che lavorano con la disabilità. Con gioia possiamo dire che in questo ambito abbiamo fatto dei grandi passi avanti (anche se molto ancora c’è da lavorare), testimonianza che la società civile, nel suo complesso, sta crescendo e maturando una sensibilità che prima era solo di pochi. Detto questo è molto importante non mollare, ma anzi, continuare a crederci sempre di più, perché solo così potranno aprirsi ancora nuove opportunità. Vi aspettiamo dunque numerosi a provare tutte le attività in programma».

«La Festa dello sport inclusivo è per noi, sin dalla sua prima edizione, un appuntamento molto importante ha ricordato presidente dell’ASU, Alessandro Nutta -. Lo sport è infatti un mezzo per favorire la crescita personale, l’autonomia e la piena integrazione delle persone con disabilità. Poterlo riproporre dopo diversi di anni di stop forzato ci riempie di gioia e di orgoglio. Il prossimo 26 novembre avremo con noi non solo gli Special Olympics, ma anche altre associazioni che si occupano di disabilità e tanti amici di ASU. Assieme a loro saranno presenti anche le autorità e i nostri sponsor e sostenitori, a cui va un sentito ringraziamento, perché è anche grazie al loro supporto, oltre che alla collaborazione di tutti i nostri tecnici, che tutto questo è possibile. Sono anche lieto di poter segnalare – ha concluso – che è previsto, nel pomeriggio, il primo evento formativo della seconda edizione del progetto “A proprio agio”, il “Corso di alta specializzazione per tecnici che trattano la disabilità fisica e intellettiva”, un altro progetto che ci sta particolarmente a cuore».

«Con il ritorno di questo evento – ha spiegato direttore generale, Nicola Di Benedetto – proseguiamo nell’azione sociale che caratterizza da lungo corso il nostro agire quotidiano. Ritengo questa giornata particolarmente significativa perché veicolo dei valori sani e fondanti dello sport per tutti. Fino a che potremo, insisteremo sull’importanza dell’inclusione come insegnamento e stile di vita a cui tutti dovrebbero tendere».

PROVE GRATUITE PER TUTTI – Come già avvenuto nelle passate edizioni, sulle pedane del palazzetto (via Lodi 1) sarà possibile provare, a circuito, diverse discipline: danza (Chiara Nasazio), ginnastica artistica maschile e femminile (ASU), ginnastica ritmica (ASU), scherma (ASU e Fiore dei Liberi Scherma), karate (Karate Udine asd), taiji quan (Tao), aikido (Karate Basiliano Apd), tiro a segno elettronico (tSN Cividale), footbike (Footbike4all). Le prove sono pensate in un’ottica di inclusione, pertanto saranno aperte sia a persone con disabilità (che dovranno essere accompagnate dai genitori/tutori per tutta la durata dell’evento) che per coloro che non ne hanno. L’evento sarà gratuito ma con prenotazione online obbligatoria (fino a esaurimento dei posti) > https://bit.ly/FsIn23 La “Festa dello sport inclusivo” vuole essere un momento di incontro e scambio tra diverse realtà che lavorano a stretto contatto, sul territorio, con il mondo della disabilità e altre che, a vario titolo, aiutano lo sviluppo della persona. Saranno infatti aperti gli stand di alcune associazioni del territorio che potranno presentare il loro lavoro e la loro esperienza nel campo della disabilità: AMI-Attività Musicale Inclusiva, progetto della Scuola di Musica Ritmea; Radio Magica Academy; Fondazione Radio Magica ETS; La casa sull’albero; l’associazione di promozione sociale Io ci vado. In programma anche le performance di alcuni atleti agonisti che mostreranno il meglio della loro specialità.

IL PROGRAMMA DELLA GIORNATA – Ma veniamo al programma. L’apertura della giornata è prevista alle 8.30 con una prima fase di accoglienza dei partecipanti. Dalle 9.30 inizierà la turnazione delle attività in prova; alle 12.30 ci saranno le premiazioni di tutti i partecipanti.

LA FORMAZIONE A PROPRIO AGIO – Nel pomeriggio, invece, a partire dalle 14.30 e fino alle 16.30 è in programma il primo evento formativo della seconda edizione del progetto “A proprio agio”, “Corso di alta specializzazione per tecnici che trattano la disabilità fisica e intellettiva”, possibile grazie al sostegno di Fondazione Friuli e alla collaborazione con Csen Fvg, Special Olympics Fvg e scuola regionale dello Sport Coni Fvg. Evento gratuito ma con prenotazione online obbligatoria > https://bit.ly/3Snu5vo . Il corso sarà condotto dalla dottoressa Raffaella De Carlo, psicologa psicoterapeuta che opera nell’ambito dell’autismo, la quale farà una lezione proprio su questo tema, sui disturbi comportamentali, e sui ritardi di sviluppo, parlando in particolare di comunicazione e strategie di approccio.