15 Novembre 2024

La Roadmap di Stellantis per un futuro sostenibile presentata ai membri del TEHA Club

Questa mattina Alison Jones, Senior Vice President della business unit di Economia Circolare, ha presentato ai membri del prestigioso TEHA Club il cammino prefigurato da Stellantis verso la transizione dell’industria automobilistica in Europa
Molti i temi affrontati durante l’incontro, tutti convergenti sull’inevitabilità del cambiamento, inteso come evoluzione verso un futuro sostenibile
Al termine dell’incontro, che si è tenuto presso l’iconica sede dell’Heritage Hub di Torino, i partecipanti hanno visitato l’Hub di Economia Circolare di Mirafiori, inaugurato proprio ieri, che costituisce il primo step verso un nuovo modello di business volto a estendere la vita utile dei prodotti, minimizzando gli sprechi

TORINO – La transizione dell’industria automobilistica in Europa secondo Stellantis. Questo il tema dell’incontro organizzato per questa mattina dal prestigioso TEHA Club, piattaforma che raccoglie i CEO delle principali aziende operanti in Italia.

Il meeting si è tenuto presso la sede dello Stellantis Heritage Hub di Torino, nel complesso industriale di Mirafiori, un luogo iconico per la storia dell’industria automobilistica dove, tra l’altro, è custodita una collezione di oltre 300 unità di vetture d’epoca dei marchi Abarth, Alfa Romeo, FIAT, Jeep® e Lancia.

L’incontro, moderato per TEHA Club da Daniel John Winteler (Board Member of The European House and delegate for Special Operations and Business Development), ha visto la partecipazione di Alison Jones, Senior Vice President della business unit di Economia Circolare di Stellantis, che ha illustrato ai partecipanti la Roadmap di Stellantis per un futuro sostenibile.
Un percorso di cambiamento che Stellantis vuole affrontare guidando l’evoluzione dell’industria automobilistica europea e globale verso la transizione ecologica ed energetica, riconosciuto come dovere imprescindibile nei confronti delle generazioni future.

Forte dei suoi 125 anni di storia e di un ecosistema che include marchi che offrono prodotti e servizi legati alla mobilità, Stellantis si è posta una serie di obiettivi sfidanti raccolti nel suo piano strategico Dare Forward 2030: riduzione del 50% delle emissioni nette di CO2 rispetto al 2021, raggiungere entro il 2030 il 100% del mix di vendite con autovetture BEV in Europa e il 50% con autovetture e veicoli commerciali leggeri BEV negli Stati Uniti, raddoppio dei ricavi rispetto al 2021 e 1° posto nelle preferenze dei clienti per il livello di servizio.

Obiettivi che Stellantis ha cominciato a perseguire da subito, sostenuta da una policy di progresso tecnologico che prevede 4 piattaforme dedicate allo sviluppo di diversi segmenti di vetture e un investimento di 30 milioni euro in elettrificazione e software tra il 2021 e il 2025.

I solidi risultati finanziari e di vendita recentemente annunciati e la continua crescita della quota di veicoli BEV sul mercato dimostrano come il cammino intrapreso da Stellantis sia quello giusto per raggiungere l’obiettivo finale del 2038, quello di diventare un’azienda a zero emissioni nette di carbonio.

Al termine dell’incontro, Alison Jones ha guidato i partecipanti nella visita dell’Hub di Economia Circolare di Mirafiori, la prima sede di Stellantis dedicata a questo nuovo modello di economia. Una location altamente simbolica perché frutto del recupero di un’area in disuso di 55.000 mq dello stabilimento di Mirafiori. Come ha dichiarato la stessa Alison Jones: ”Uno dei principali valori di Stellantis è racchiuso nella frase “We care for the future”/ “Abbiamo a cuore il futuro” – Ecco perché ci stiamo impegnando a cambiare il modello di produzione e consumo passando da un’economia lineare – caratterizzata dall’approccio del ‘produrre-consumare-buttar via’ – a quello dell’economia circolare, in cui le risorse vengono riutilizzate il più a lungo possibile, e i prodotti riparati, rigenerati, riutilizzati e riciclati, limitando così l’impatto ambientale. Si tratta di un’attività che detiene un ruolo chiave nel realizzare l’ambizioso obiettivo di decarbonizzazione dell’Azienda, e rappresenta anche una delle sette business unit con forte potenziale di redditività che punta a generare oltre 2 miliardi di euro di ricavi entro il 2030”.