Stellantis ribadisce la centralità dell’Italia nella strategia globale del Gruppo e la volontà di creare un futuro sostenibile per le attività italiane che hanno già contribuito alla bilancia commerciale italiana con un surplus di 11 miliardi di euro dalla creazione di Stellantis nel 2021 al giugno di quest’anno.
Tutti i partecipanti al “Tavolo Sviluppo Automotive” hanno l’obiettivo comune di creare le condizioni per sostenere la produzione di veicoli in Italia nei prossimi anni di difficile transizione, con l’ambizione di raggiungere 1M di veicoli (auto e veicoli commerciali) all’uscita del piano Dare Forward 2030
L’obiettivo finale dipende da fondamentali e specifici fattori abilitanti quali la cancellazione delle norme regolamentari quali l’Euro 7 per continuare a produrre auto di piccole dimensioni a prezzi accessibili per i clienti, il sostegno del mercato attraverso incentivi alle vendite e la competitività dei costi, compresi quelli energetici, per l’intera catena di fornitura.
TORINO – Il responsabile di Corporate Affairs Italia, Davide Mele, ha ribadito oggi a Roma, in occasione dell’insediamento del Tavolo per lo Sviluppo dell’Automotive presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, la volontà di Stellantis di intraprendere un percorso con tutte le parti coinvolte (Ministero, ANFIA, Regioni e Sindacati) con l’obiettivo comune di sostenere la produzione di veicoli in Italia. Allo stesso tempo, però, il manager di Stellantis ha ribadito, ancora una volta, che è necessario lavorare rapidamente per implementare quei fattori abilitanti che sono fondamentali per il raggiungimento di tutti gli obiettivi.
“Oggi”, ha commentato Mele, “abbiamo riaffermato ancora una volta il forte impegno di Stellantis nei confronti del Paese e la centralità dell’Italia nella strategia globale del Gruppo”. Stellantis contribuisce in modo determinante all’economia italiana e alla bilancia commerciale del Paese con un surplus di 11 miliardi di euro dal 2021 al giugno di quest’anno con veicoli prodotti in Italia ed esportati in tutto il mondo. L’ultima novità è la Fiat 500e costruita a Mirafiori ed esportata negli Stati Uniti, ma si può anche sottolineare che l’85% della produzione di Atessa o il 90% delle Maserati prodotte in Italia viene esportata.
“Abbiamo presentato un piano condiviso con missioni specifiche per ogni stabilimento che porterà il Gruppo a produrre il più ampio portafoglio di veicoli degli ultimi 10 anni, ampliando l’offerta dei nostri 10 marchi per coprire altrettanti segmenti di mercato. Ma, come viene sottolineato nel piano di lavoro condiviso con il Ministero, per raggiungere gli obiettivi finali”, ha aggiunto, “al di là del livello di performance di ogni impianto, sono cruciali una serie di fattori abilitanti specifici, come la cancellazione dell’impatto della normativa Euro 7 per la continuazione della produzione di modelli accessibili in Italia, gli incentivi adeguati per i clienti di veicoli elettrici per sostenere il mercato e lo sviluppo della rete di ricarica, e il miglioramento della competitività industriale di Stellantis e dei fornitori italiani, incluso il costo dell’energia”.
Durante l’incontro sono state condivise le varie missioni degli impianti Stellantis in Italia:
L’azienda partecipa, come parte della JV (Joint Venture) con Saft/TotalEnergie e Mercedes-Benz nella Automotive Cells Company (ACC), al progetto di costruzione della terza Gigafactory europea di ACC presso il sito di Termoli.
Nello stabilimento di Melfi, in Basilicata, è stato illustrato ai sindacati il calendario delle varie auto elettriche che saranno prodotte sulla piattaforma STLA Medium per diversi marchi Stellantis. La prima vettura sarà una DS Automobiles e l’avvio della produzione avverrà nell’ultimo trimestre del 2024. Ci sarà anche una Lancia, la Gamma, in arrivo nel 2026.
Pratola Serra rafforzerà la propria capacità di fornire il motore B2.2 per coprire il fabbisogno totale di Stellantis.
Lo stabilimento di Atessa sarà uno dei principali punti di produzione a livello mondiale per Stellantis di nuovi veicoli commerciali elettrificati per i marchi Citroën, FIAT Professional, Opel, Peugeot e Vauxhall, nell’ambito dell’offensiva strategica Pro One per la divisione veicoli commerciali di Stellantis.
Pomigliano ha visto l’arrivo di prodotti particolarmente competitivi come l’Alfa Romeo Tonale e la Dodge Hornet per il mercato statunitense. Oggi lo stabilimento lavora su 2 turni per 6 giorni alla settimana sia per il Tonale/Hornet che per la Panda, che continua a essere un modello vincente, soprattutto grazie alla versione ibrida. Grazie a questi successi, Stellantis garantisce anche la piena occupazione dei lavoratori italiani provenienti da altri stabilimenti in fase di transizione per sostenere i loro colleghi di Pomigliano. Se gli sviluppi normativi e le condizioni competitive dello stabilimento di Pomigliano lo consentiranno, è intenzione di Stellantis estendere il ciclo di vita della Panda e quindi sostenere lo stabilimento fino all’arrivo del nuovo ciclo di modelli.
Lo stabilimento Stellantis di Cassino ha beneficiato di investimenti e si sta attualmente riorganizzando per introdurre la piattaforma elettrica all’avanguardia STLA Large per produrre la prossima generazione di veicoli di marchi premium e di lusso come Alfa Romeo e Maserati.
La produzione dell’MC20 è stata avviata con successo a Modena. Un nuovo reparto di verniciatura, denominato “FuoriSerie”, dedicato alla personalizzazione dei modelli del Tridente, sarà allestito presso lo stabilimento di Modena il prossimo anno.
A Cento è stata creata un’importante business unit dedicata alla produzione di motori industriali e marini.
Davide Mele ha poi sottolineato che l’Italia è un ecosistema a 360 gradi che guarda avanti, anticipando l’evoluzione di un settore automobilistico che va oltre la tradizionale produzione di automobili. E in questo senso, ha tenuto a sottolineare due passi importanti in cui l’Azienda ha concretamente mantenuto il suo impegno e la centralità dell’area torinese e dell’Italia nell’intero panorama globale del nostro Gruppo.
“A settembre, nel complesso industriale di Mirafiori, abbiamo inaugurato”, ha spiegato Mele, “l’innovativo Battery Technology Center che permetterà di testare e sviluppare i pacchi batteria per i veicoli elettrici che alimenteranno i futuri prodotti della gamma Stellantis”. Due settimane fa, invece, Stellantis ha celebrato, sempre nell’area di Mirafiori, l’apertura ufficiale del suo Circular Economy Hub, che mira ad allungare la vita di componenti e veicoli, garantendone una maggiore durata. Per i due progetti”, ha concluso, “l’investimento totale è stato di oltre 80 milioni di euro.
Durante il Tavolo per lo Sviluppo dell’Automotive, Stellantis ha anche ricordato l’investimento di milioni di euro a tre cifre a Mirafiori per un nuovissimo “grEEn-campus”, annunciato all’inizio dello scorso luglio, che contribuirà alla coraggiosa ambizione di Stellantis di essere carbon neutral entro il 2038. E poi ha ricordato che, nell’ambito della joint venture con Punch Powertrain, denominata e-Transmissions, Torino ospiterà anche uno stabilimento avanzato per la produzione e la fornitura di innovative trasmissioni elettrificate per la nuova generazione di modelli ibridi e PHEV dell’azienda. L’impianto sarà operativo all’inizio del 2024 con una capacità installata di 600.000 trasmissioni elettrificate all’anno per supportare le esigenze complessive di Stellantis. Attualmente vi lavorano già quasi 100 persone e sono in corso le attività di assemblaggio e collaudo degli impianti di produzione.
“Questi sono solo esempi”, ha spiegato Davide Mele, “della vitalità del Turin Manufacturing District, che oggi opera come centro di ingegneria per l’elettrificazione, cuore progettuale di marchi iconici italiani, polo produttivo di veicoli e componenti all’avanguardia per le crescenti attività di elettrificazione e sostenibilità. Mirafiori è il perfetto esempio dell’evoluzione della nostra industria, continuando a sviluppare un forte legame con tutte le istituzioni innovative e in particolare con il Politecnico di Torino”.
Al termine dell’incontro, la delegazione di Stellantis, di cui faceva parte anche il Responsabile delle Relazioni Istituzionali in Italia, Daniele Chiari e il Responsabile delle Risorse Umane in Italia, Giuseppe Manca, ha ribadito come ognuna delle parti presenti al “Tavolo di sviluppo dell’Automotive” debba abbracciare il cambiamento necessario in modo totalizzante, proattivo e sincero, perché solo così sarà possibile gestire al meglio la transizione verso l’elettrificazione del settore automobilistico in Italia per far sì che, tutti insieme, si possa creare la condizione per offrire una mobilità accessibile ai clienti. Si tratta di anticipare i tempi, perché lo status quo è contrario a un business sostenibile che vada a beneficio dei dipendenti del settore automobilistico in Italia.
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