Il Gruppo Renault ed il CEA hanno sviluppato un’architettura di materiali inedita, che abbina una dirompente progettazione digitale con la produzione additiva con stampa 3D.
Quest’innovazione potrebbe permettere di progettare componenti con proprietà straordinarie ed un comportamento adattivo e personalizzabile.
Il potenziale di applicazione all’automobile è promettente, con il comfort a bordo come priorità assoluta.
Boulogne-Billancourt e Saclay – Il Gruppo Renault e il CEA continuano a fare innovazione insieme. Dopo il caricabatterie bidirezionale ad altissimo rendimento per i veicoli elettrici, annunciato nel 2023, ora spetta al comfort di bordo unire le competenze tecniche e la creatività dei due partner.
Dopo 2 anni di ricerca e test, potendo contare su una decina di brevetti depositati, il Gruppo Renault e il CEA hanno messo a punto una struttura a maglie complesse. Quest’innovazione permette di ottenere, con un solo materiale e un’unica fase di produzione additiva con stampa 3D, componenti in grado di offrire un comportamento meccanico additivo e prestazioni migliorate.
Più performanti, più leggeri e personalizzabili, gli elementi così creati potrebbero sostituire altri componenti di solito realizzati assemblando vari materiali, come le sedute e gli schienali dei sedili, i braccioli, la consolle centrale, ecc.
Un’inedita struttura reticolare
L’innovazione consiste nell’utilizzo di metodi e strumenti digitali rivoluzionari per giungere a progettare una struttura reticolare (nota in inglese come lattice) strategicamente organizzata. Ogni singolo filo che compone le maglie della struttura può essere configurato in 3D per realizzare reti multistrato di cellule in cui ogni singolo strato ha una funzione e caratteristiche specifiche.
Per quanto la progettazione sia più complessa, i componenti monolitici e monomaterici che ne derivano sono più facili da produrre: basta una sola operazione di stampaggio 3D, senza assemblaggio, riducendo al minimo la carbon footprint e senza produrre scarti.
Realizzate in TPU (Poliuretano Termoplastico), queste strutture innovative sono riciclabili. Le ricerche stanno continuando per valutare la compatibilità con altri materiali, soprattutto di origine biologica.
Per un comfort personalizzato al millimetro
Applicandola ai sedili, ad esempio, quest’innovazione dovrebbe consentire, alleggerendoli (di circa il 30%) e riducendone lo spessore, di ottenere con un solo materiale prestazioni di accoglienza, comfort, ammortizzazione e sostegno che non si sarebbero potute ottenere con i soliti materiali da cui sono composti (tessuti, schiume, rinforzi, ecc.).
Il sedile potrebbe addirittura essere modellato sulla morfologia del conducente e le varie zone configurate in base a proprietà specifiche per rispondere a sforzi di pressione individuali, offrendo così livelli di comfort ed ammortizzazione personalizzati.
Anche il design non è da meno, in quanto la produzione additiva con stampa 3D permette anche di scegliere tra una grande varietà di forme, texture e personalizzazioni.
Le promesse della produzione additiva
Utilizzata da diversi anni nei siti industriali del Gruppo Renault per l’utensileria, la produzione additiva è diventata anche uno strumento di progettazione utilizzato per la creazione dei prototipi. Il processo è cosiddetto additivo, perché la produzione si basa sulla sovrapposizione di sottili strati di materiale, uno per uno, partendo da un file digitale più o meno complesso.
La struttura sviluppata dal Gruppo Renault e dal CEA apre la strada a nuove applicazioni, comprese le parti dell’auto con cui gli occupanti del veicolo entrano in contatto, come i sedili anteriori, i braccioli delle porte, la consolle centrale, la panchetta posteriore, il volante, ecc.
Quest’innovazione è il frutto dell’unione delle competenze di ricerca e sviluppo di due protagonisti dell’innovazione, il CEA e il Gruppo Renault. Potrebbe permetterci di offrire ai clienti qualcosa di veramente diverso, con un’esperienza di guida inedita. Stiamo continuando ad esplorare tutte le potenzialità per andare verso livelli di personalizzazione sempre maggiori, ma anche per trarne nuovi vantaggi per le varie aree del veicolo, spiega Jean-François Salessy, Direttore Sintesi Veicolo e Tecnologie a Monte dell’Ingegneria del Gruppo Renault.
La quasi-totale libertà di progettazione, il risparmio dei materiali e l’ottimizzazione del peso, l’integrazione di funzioni e la riduzione dei tempi di produzione fanno della produzione additiva un settore fortemente sostenuto dal CEA. Questo progetto con il Gruppo Renault conferma la forza di questa disciplina che punta allo sviluppo di nuovi materiali strutturati grazie al design, alla loro caratterizzazione ed integrazione nei settori applicativi, ha dichiarato Philippe Watteau, Direttore Innovazione della Direzione Ricerca Tecnologica del CEA.
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