e il Chief People, Culture and Organization Officer di Lamborghini, Umberto Tossini, parlano del potere dei sogni
Settimo episodio di “Beyond: a Lamborghini podcast” con video
Sant’Agata Bolognese – La più giovane donna britannica a raggiungere la vetta dell’Everest è Bonita Norris, e in questo episodio della serie “Beyond: a Lamborghini Podcast”, si unisce a Umberto Tossini, Chief People, Culture and Organization Officer di Lamborghini per raccontarci come i sogni siano solo il primo passo: la sfida sta nel realizzarli.
“Alla conquista di nuove vette” porta avanti la filosofia dell’esplorazione delle sfide, del cambiamento e del superamento dei limiti attraverso l’incontro tra membri dello staff di Lamborghini e persone esterne all’ambito automobilistico, ma di grande ispirazione. Bonita e Umberto, insieme ai presentatori Giulia Salvi e Tim Bravo, scoprono come questa giovane donna sia stata ispirata a scalare l’Everest a 20 anni grazie a una lezione universitaria. Non solo ha raccolto fondi e si è allenata per la spedizione senza alcuna esperienza pregressa di scalata, ma ha dovuto anche affrontare i tanti che le dicevano che la sua era una follia e che avrebbe certamente fallito. “Come il nostro fondatore Ferruccio Lamborghini”, concorda Umberto, “che ha fatto nascere la sua azienda affrontando sfide e basandosi su aspirazioni che molti definivano avventate. Per esempio, la Miura: quell’auto era il sogno dei suoi tre giovani ingegneri che hanno realizzato la prima supersportiva della storia dell’automobile”.
“In tanti hanno dei sogni”, dice Bonita, “la sfida sta nel realizzarli”. Racconta come si è allenata, descrive come ha perseverato, come ha affrontato la sua sfida più difficile entrando nella così detta “zona della morte” dell’Everest a 8.000 metri di altezza, ma soprattutto della squadra che la circondava, che era presente anche quando lei, letteralmente, è caduta.
Umberto si immedesima nei notevoli risultati di Bonita. “In Lamborghini mettiamo in campo una squadra e diamo un contesto in cui sperimentare ma anche per dar prova di professionalità. E anche il fallimento è importante sulla strada del successo, con una squadra che attutisce la tua caduta”. Entrambi concordano sull’importanza di sapere quali rischi correre, prendere la decisione sbagliata e imparare da questa. Bonita conferma l’importanza della comunicazione, della motivazione, ma anche delle regole: “Se esci dalle righe la montagna può condurti alla morte. Ma anche una volta raggiunta la vetta della montagna più alta, ci sono ancora cime più difficili da affrontare. L’esperienza è il motore che ti consente di andare avanti”.
Viene inoltre esplorata l’evoluzione tecnologica: Bonita ha tratto vantaggio da progressi fondamentali in termini di ausili, come l’ossigeno e l’attrezzatura leggera, ma il lavoro di squadra e il support degli sherpa, con il loro secolo di profonda conoscenza dell’Everest, sono insostituibili. Umberto la paragona alla rivoluzione di Lamborghini in merito alla Direzione Cor Tauri, che comprende l’elettrificazione dei veicoli e una potente strategia di sostenibilità, ma sempre basata sulla forza di fondo del marchio Lamborghini e delle sue persone di talento. Entrambi concordano sul fatto che il cambiamento può essere una sfida.
“La gestione del cambiamento è più di una disciplina, è un’arte”, afferma Umberto sostenendo, come Bonita, che nell’industria, nello sport e nelle società, i cambiamenti intorno agli stereotipi e ai pregiudizi di genere sono molto positivi. “La diversità la vediamo tutti i giorni nel nostro lavoro, con un numero crescente di donne che prende parte ai nostri team: una trasformazione che sta aggiungendo valore alla nostra attività”.
Entrambi riconoscono nuove sfide per il futuro. Bonita ha ceduto il titolo di “persona più giovane a scalare l’Everest” a un’altra ragazza, di cui è stata mentore. Racconta di non svegliarsi ogni mattina pensando: “Ho scalato l’Everest”, ma di svegliarsi dicendo a se stessa: “Ci sei riuscita, nessuno mi dirà più che è impossibile”.
Man mano che la vita va avanti, Bonita deve bilanciare anche i propri doveri come genitore con i rischi che ogni sfida le richiede di assumersi: “Devo bilanciare la mia passione con le responsabilità che ho”; un sentimento che Umberto riconosce sorridendo mentre riflette sulla crescita della sua “famiglia Lamborghini”, che è raddoppiata da quando è entrato in azienda. E conclude: “Sicuramente ci sentiamo responsabili per tutti loro. Siamo maniaci dai dettagli e del potenziale dell’azienda per il futuro. Questo è un ottimo modo per provare l’ebbrezza della “scalata”: c’è sempre una nuova idea da sperimentare, un punto da dimostrare, qualcosa da proporre per la squadra. È un bel modo di restare sempre in partita”.
Condotto da Tim Bravo, Director of Communications di Lamborghini, e Giulia Salvi, DJ specializzata in lifestyle e musica, Beyond: A Lamborghini Podcast è disponibile per l’ascolto su Spotify e Apple Podcasts, per la visione su YouTube (per un’esperienza totalmente immersiva) e sullo speciale hub per i podcast all’indirizzo Lamborghini.com/podcast. Le puntate saranno disponibili con cadenza mensile.
Post simili
Nuova Audi Q5 Sportback: al via gli ordini del SUV coupé dei quattro anelli
The Snowball – Automobili Lamborghini celebra il Natale 2024 con un messaggio di forza e riconciliazione
Bridgestone vince il prestigioso Prince Michael International Road Safety Award per il suo progetto di Sicurezza Stradale