Il Gruppo Renault annuncia la creazione del Fondo Renault per l’arte e la cultura, fondo di dotazione destinato alla conservazione delle opere della sua collezione d’arte e al sostegno delle creazioni contemporanee.
Quest’iniziativa dimostra tutta la volontà del Gruppo Renault di associare arte ed industria per creare un legame culturale al tempo stesso popolare ed innovativo.
L’obiettivo è creare un’esclusiva collezione di Street Art, ad immagine e somiglianza dell’azienda, mondiale ma contraddistinta dallo stretto legame con la Francia. Sarà composta da acquisizioni, ordini speciali ed iniziative di diffusione della cultura artistica della Street Art.
A partire dal 15 giugno 2024, sarà svelata a Parigi la prima opera commissionata ad uno Street Artist – realizzata presso lo stabilimento di Douai, Ampere ElectriCity – insieme ad un’opera restaurata della collezione storica.
Boulogne-Billancourt, 6 giugno 2024 – Il “nuovo” Gruppo Renault si costruisce proiettando l’azienda nel futuro, ma facendo leva sui suoi valori storici e sulle sue tradizioni. L’azienda ha da sempre cercato di costruire ponti tra il mondo dell’arte e dell’industria. Essere fedeli alla tradizione significa aggiornarla costantemente, ecco perché il Gruppo annuncia la creazione del Fondo Renault per l’arte e la cultura, destinato a mettere in sicurezza e proteggere le opere della collezione rinnovandola con artisti contemporanei, confermando così il suo ruolo di mecenate ed attore culturale.
Continuare lo “spirito” della collezione storica preservandola
La storia di Renault è stata scandita dalle opere commissionate agli artisti. Spesso in anticipo sui tempi, questi creatori hanno sviluppato opere d’arte audaci, all’epoca non riconosciute dai musei.
Inaugurata un secolo fa e ricca di diverse centinaia di opere, tra cui tanti grandi formati ed ensemble, la Collezione d’Arte Renault è particolarmente rappresentativa delle seguenti correnti:
Fotografia umanista (soprattutto con Robert Doisneau, dipendente full time dell’azienda dal 1934 al 1939);
Neo Realismo (nato nel 1960, che annovera tra i suoi esponenti Arman e Jean Tinguely, scultori che utilizzavano materiali della vita quotidiana);
Figurazione Narrativa (soprattutto con Erró che mescola nei suoi quadri immagini provenienti dalla cultura popolare e dalla storia dell’arte);
Op Art (branca dell’astrazione geometrica che gioca su vibrazioni ed impressione di movimento), il cui principale esponente è Victor Vasarely che, nel 1972, ha ridisegnato il logo Renault;
Jean Dubuffet, pittore e scultore, inventore dell’Art Brut, creazione spontanea e piena di inventiva realizzata da autodidatti o emarginati.
Il punto che accomuna tutti questi artisti è la volontà di far entrare la creazione artistica nella vita quotidiana; si oppongono all’elitarismo dell’opera d’arte esclusiva riservata ai pochi cercando di raggiungere il più vasto pubblico possibile. Privilegiano le edizioni composte da molteplici esemplari ed i progetti su scala urbana.
Per mantenere sempre viva questa collezione, restaurarla e, soprattutto, renderla disponibile al pubblico, il Gruppo Renault ha deciso di venderne una piccola parte (opere non rappresentative della sua storia che corrispondono a meno del 10% del suo valore). Il ricavato della vendita confluirà completamente nel Fondo, permettendo così di creare un legame tra le varie epoche ed opere della collezione storica, in quanto le opere restanti saranno conferite al Fondo di dotazione.
Il Fondo Renault per l’arte e la cultura investirà nella Street Art
Fedele alla sua storia ed impegno, l’azienda apre un nuovo capitolo della sua avventura in campo artistico, con tutto lo spirito di creatività ed innovazione che la contraddistingue, sostenendo la Street Art.
Naturalmente presente in strada, il Gruppo Renault condivide con la Street Art non solo uno spazio comune ma anche creatività, popolarità, virtuosismo e gusto per le sfide
Catherine Gros, VP Arte Patrimonio e Sponsorizzazioni.
Spesso dimenticata dalle istituzioni ed ancora poco riconosciuta, popolare soprattutto tra le giovani generazioni ed incarnata da figure autodidatte che hanno saputo assumersi dei rischi, la Street Art è la risposta contemporanea all’ambizione artistica iniziale di Renault che, negli anni 60, sosteneva la pop art e l’arte cinetica. Questo movimento che porta l’arte in strada, alla portata di tutti, è in linea anche con l’attività del costruttore automobilistico, i cui prodotti “vivono” in strada.
Poiché il 2023 è stato l’anno di molti anniversari importanti per la Street Art, il Gruppo aveva già espresso il desiderio di partecipare sostenendo la mostra retrospettiva che celebra i 60 anni degli “Ephemera” del pioniere Gérard Zlotykamien e i 40 anni del “Corpo bianco” di Jérôme Mesnager, invitato a dipingere direttamente sulle facciate dell’edificio storico di Renault a Boulogne-Billancourt.
Un’altra pietra miliare è stata posta nella primavera del 2024, quanto lo Street Artist inglese Dan Rawlings ha allestito il suo atelier nel reparto carrozzeria dello stabilimento di Douai, Ampere ElectriCity, per realizzare una nuova opera commissionata dal Gruppo: trasformare in opera d’arte la nuova icona pop elettrica R5 E-Tech Electric. L’opera sarà svelata in occasione della mostra parigina pop-up MAISON5 a partire dal 15 giugno: una scelta coraggiosa che consentirà ad un’auto che non è ancora commercializzata di entrare nella storia. Le future acquisizioni continueranno a sostenere i giovani artisti, ma anche quelli già affermati.
Questa mostra-evento svelerà al pubblico per la prima volta da decenni anche tutte le opere di Erró che aveva preso come modello la storica Renault 5 (prodotta tra il 1972 e il 1984, prima di lasciare il posto alla Supercinq, fino al 1996), nate dall’inedita collaborazione tra Erró e Renault.
Erró è uno degli artisti che ha più opere conservate nella Collezione d’Arte Renault: 2 acquarelli, 6 tele e 61 collage. Nato a Ólafsvík in Islanda nel 1932, Erró vive a Parigi dal 1958. È uno dei maggiori esponenti dell’arte figurativa, versione molto francese della Pop Art, più politica e più critica.
La politica di sostegno del Gruppo alla Street Art arricchirà la collezione custodita nel nuovo Fondo di dotazione, pur restando fedele allo storico DNA della Collezione d’Arte Renault: essere un mecenate dell’arte emergente e porla al servizio della comunità Renault.
Post simili
Nuova Citroën C3 è tra le sette finaliste in lizza per il titolo di “Auto dell’Anno” 2025
RENAULT 5 E-TECH ELECTRIC E ALPINE A290 SONO FINALISTE CAR OF THE YEAR 2025
NUOVO DACIA DUSTER IN FINALE PER “CAR OF THE YEAR 2025”