23 Novembre 2024

Klara Andersson, pilota del team ABT CUPRA XE: “In questa stagione di Extreme E puntiamo al titolo”


Il nuovo pilota ABT CUPRA XE parla in modo approfondito dei suoi inizi nelle corse, la sua passione per la velocità e le sue aspettative per la prossima edizione di Extreme E

Il suo debutto come pilota ufficiale del team ABT CUPRA XE sarà nel primo round della stagione 2023 dell’Electric Odyssey in occasione del Desert X-Prix l’11 e 12 marzo in Arabia Saudita

Il giorno in cui contribuì alla vittoria della squadra nell’ultimo round della scorsa stagione è stato “il migliore della mia vita” secondo la 23enne Klara Andersson
Verona, – Nella sua nativa Svezia, Klara Andersson guida la Tavascan XE sulla neve, preparandosi per il debutto come pilota ufficiale del team ABT CUPRA XE al Desert Prix dei prossimi 11 e 12 marzo in Arabia Saudita, l’appuntamento che darà il via alla nuova stagione di Extreme E. Dopo la grande prestazione nelle ultime due gare della scorsa edizione, la giovane atleta formerà ancora una volta un tandem con Nasser Al-Attiyah, con cui ha già mostrato di
essere in grande sintonia, ottenendo un podio in Cile e la prima vittoria del team in Uruguay. In questa intervista, la ventitreenne racconta il percorso che l’ha portata ad essere una stella nascente del motorsport.
Klara, com’è iniziato il tuo percorso nel mondo del racing?
Il motorsport è sempre stato fondamentale nella mia vita. Insieme a mia sorella Magda, sono la terza generazione della mia famiglia a praticare questo sport. Tutto è iniziato con i miei genitori: hanno corso nel rallycross quando erano giovani e volevano che provassi il go-kart. E infatti il mio primo ricordo nel motorsport è quando avevo sette anni e sono salita su un kart per la prima volta. Da allora, le corse sono sempre state la mia passione.
Cos’è che spinge, secondo te, questa tua passione?
Mi sono subito innamorata della sensazione di velocità. Non riesco a trovare quel brivido di adrenalina e quell’amore per uno sport in qualcosa di diverso dal motorsport. È difficile da descrivere, ho come la sensazione di essere tutt’uno con la macchina, nient’altro conta. Quando fai il giro perfetto, è magico.


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Hai cominciato all’età di 7 anni e ora hai appena compiuto i 23. Come sei arrivata fin qui? A dire il vero, ho passato sei anni ad imparare diverse discipline, ho vinto alcuni campionati e sono stata anche in grado di competere in Italia con i go-kart. Poi tutta la mia famiglia si è concentrata sulla carriera di Magda, e quando finalmente ho compiuto 18 anni è stato il mio turno e ho iniziato nel rallycross, seguendo le orme dei miei genitori e di mia sorella. Ero così
emozionata di tornare al motorsport! La mia prima esperienza è stata nel campionato svedese
junior rallycross, dove sono arrivata seconda. Poi sono passata alla categoria Senior e ho vinto.
È da lì che è iniziata la mia carriera internazionale, mi si sono aperte molte porte; a volte si tratta di essere nel posto giusto al momento giusto, e approfittarne, esibendosi al meglio, perché in
questo sport non ci sono molte opportunità.
E la grande opportunità si è presentata con l’Extreme E.
Esatto, proprio così! La scorsa stagione sono arrivata come pilota sostituta, e poi tutto è successo così velocemente che ancora non ci credo. Il weekend in Cile è stato un’altalena di emozioni. Mi hanno chiamata venerdì sera dicendomi che avevano urgente bisogno di me al quartier generale di ABT CUPRA XE. Al mio arrivo, mi hanno detto che avrei guidato per la squadra andando direttamente in Q1, senza aver mai guidato più del giro di prova. Ero agitatissima, sono sincera, ma mi sono comunque sentita molto protetta da tutti. Mi hanno subito presentata alla squadra, un momento davvero emozionante perché avrei dovuto competere al fianco di Nasser Al-Attiyah, un pilota che ho ammirato tutta la vita.


Avete ottenuto il terzo posto, una vera impresa. Ma la svolta è stata in Uruguay.
Credo che sia stato il giorno migliore della mia vita. Il team aveva lottato così duramente che salire sul gradino più alto del podio è stato meraviglioso. Questa volta avevo avuto più tempo per allenarmi al volante, prepararmi con i compagni di squadra e sono molto orgogliosa di come è andata a finire. Non posso che essere davvero felice di partecipare a questa stagione come pilota ufficiale e continuare a vivere l’emozione di Extreme E con ABT CUPRA XE. È come un sogno che si avvera.
Extreme E si caratterizza per il suo impegno per la sostenibilità, la parità e l’elettrificazione. Cosa rappresentano questi valori per te?
Mi identifico pienamente con questi valori, e cerco sempre di tenerne conto anche al di fuori della competizione, nella mia vita quotidiana. Per esempio, in termini di elettrificazione, stiamo facendo i primi passi verso il futuro elettrico e l’Extreme E è un esempio di come il motorsport elettrico possa mantenere accesa l’emozione. Ma quello che pochi sanno è che quando scendo dalla Tavascan XE, salgo su una CUPRA Born. Ce l’ho da poco più di sei mesi, è la mia
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prima auto elettrica e me ne sono innamorata a prima vista. E mi piace perché riprende molti aspetti del mondo delle corse, ha una coppia pazzesca e allo stesso tempo è molto confortevole da guidare. È la mia “bambina”!
Tornando all’Extreme E, qual è l’obiettivo per questa stagione?
Al momento, siamo pronti per il primo appuntamento al Desert X-Prix in Arabia Saudita, l’11 e 12 marzo. Non vedo l’ora di correre di nuovo! Io e Nasser abbiamo già dimostrato che siamo una bella squadra, siamo forti. È vero che guardando la griglia ti rendi conto che abbiamo di fronte piloti incredibili, ma credo fortemente in noi. Andremo gara per gara e daremo il 100% con lo stesso spirito dell’Uruguay. Cercheremo di mantenere la scia positiva, andare avanti e
migliorare per poter sommare il massimo dei punti e salire di nuovo sul podio. Puntiamo al titolo