Carlos Tavares, CEO di Stellantis, e Jean Philippe Imparato, Head of Pro One Business Unit, hanno visitato oggi lo stabilimento di Atessa, il più grande impianto europeo di veicoli commerciali leggeri.
La storia di Atessa è iniziata più di 40 anni fa tra Fiat e PSA Peugeot Citroën, portando a una produzione di 7,3 milioni di furgoni fino ad oggi.
Stellantis ha investito ad Atessa per avviare la produzione della nuova generazione di furgoni FIAT Professional Ducato, Peugeot Boxer, Citroën Jumper e Opel/Vauxhall Movano e Toyota Proace Max.
Lo stabilimento di Atessa svolge un ruolo centrale nel piano strategico Dare Forward 2030 di Stellantis ed è cruciale per il successo della strategia mondiale Pro One – coordinata da Torino – che mira a raddoppiare i ricavi delle vendite di LCV entro il 2030, rispetto al 2021 e che genera un terzo dei ricavi netti del Gruppo Stellantis.
Nel 2023, Stellantis si conferma leader del settore sia in Europa, con una quota di mercato superiore al 30%, sia in Italia con una quota del 45,5%, dove il marchio FIAT Professional guida le vendite con una quota del 26,1%, grazie soprattutto al best seller Ducato, che ha raggiunto una quota di mercato del 29,3% nel suo segmento. Nello stesso segmento, che comprende PEUGEOT Boxer, Citroën Jumper e Opel Movano, la quota di Stellantis è salita al 43,8% (+7,2%).
Atessa (Chieti)-Carlos Tavares, CEO Stellantis, e Jean Philippe Imparato, Head of Pro One Business Unit di Stellantis, hanno visitato l’iconico stabilimento di Atessa (Chieti), il più grande e flessibile impianto europeo di veicoli commerciali leggeri (LCV), dove sono in fase di ammodernamento le linee di produzione della nuova generazione di furgoni FIAT Professional Ducato, PEUGEOT Boxer, Citroën Jumper e Opel/Vauxhall Movano. All’incontro hanno partecipato i dipendenti dello stabilimento che hanno espresso il loro orgoglio e la loro determinazione a continuare il percorso di successo intrapreso più di 40 anni fa. Un percorso che ha portato alla produzione di oltre 7,3 milioni di veicoli, venduti in più di 75 Paesi nel mondo, contribuendo alla leadership di Stellantis nel mercato europeo degli LCV.
“L’eccellenza produttiva dello stabilimento di Atessa è riconosciuta a livello mondiale e lo sarà ancora di più nel mercato molto competitivo degli LCV”, ha dichiarato Carlos Tavares, CEO di Stellantis. “Grazie alle competenze e all’impegno dei dipendenti di Atessa, con i quali voglio congratularmi, il sito produttivo continuerà a svolgere un ruolo centrale nel nostro piano strategico Dare Forward 2030, con il quale puntiamo a diventare leader nel mercato degli LCV a livello mondiale, in termini di tecnologia, produzione, quota di mercato e redditività Per certi versi, la storia di Stellantis è iniziata qui quasi-mezzo secolo fa, costruendo insieme in Italia i migliori furgoni del mercato”.
Il sito produttivo di Atessa è stato creato nel 1979 (anno di costruzione) nell’ambito della joint-venture tra Fiat e PSA-Peugeot Citroën. Inaugurato nel 1981, ha una superficie di oltre 1,2 milioni di metri quadrati e può produrre fino a 1.200 veicoli al giorno. Da sottolineare che l’85% dei veicoli prodotti ad Atessa sono esportati a livello internazionale a testimonianza dell’importanza dello stabilimento italiano, che rappresenta uno dei pilastri della strategia Pro One con cui Stellantis mira a raggiungere le leadership global con i sei marchi iconici del Gruppo: Citroën, FIAT Professional, Opel, PEUGEOT, Ram e Vauxhall.
Con il settore dei veicoli commerciali – che oggi rappresenta un terzo dei ricavi netti di Stellantis, con 1,72 milioni di unità vendute nel 2023 – la strategia Pro One aiuterà Stellantis a raggiungere gli obiettivi fissati nel piano strategico Dare Forward 2030. Questi includono il raddoppio dei ricavi netti dalle vendite di veicoli commerciali entro il 2030, rispetto al 2021, nonché il raggiungimento di un mix di vendite di veicoli elettrici (EV) pari al 40% e la realizzazione di 5 miliardi di euro di ricavi dai servizi connessi. Stellantis è già leader indiscusso nel settore dei veicoli commerciali BEV nell’Europa allargata. Inoltre, il Gruppo ha l’ambizione di affermarsi come pioniere della tecnologia dell’idrogeno e dei carburanti alternativi.
“Con Pro One vogliamo far leva sulla nostra indiscussa leadership nel settore dei veicoli commerciali, basata sul concetto di ‘sei marchi, una sola forza’, che rappresenta un forte pilastro che rappresenta un terzo dei ricavi netti di Stellantis”, ha commentato Jean-Philippe Imparato, Head of Pro One Business Unit di Stellantis”. “Continueremo la nostra storia di successo puntando sull’eccellenza industriale e di prodotto, proprio come ad Atessa, dove viene prodotta la maggior parte dei Large Van, che rappresentano il 30% di tutte le vendite di van, contribuendo in modo decisivo ai risultati totali di Pro One. Per questo motivo, siamo molto orgogliosi dei nostri colleghi di Atessa che hanno contribuito alla nostra performance complessiva nel 2023, che ha confermato la leadership di Stellantis sia in Europa, con una quota di mercato superiore al 30%, sia in Italia con una quota del 45,5%. Il marchio FIAT Professional guida il mercato italiano con una quota del 26,1%, grazie soprattutto al bestseller Ducato, che ha conquistato il 29,3% di quota di mercato nel suo segmento. Nello stesso segmento, considerando anche PEUGEOT Boxer, Citroën Jumper e Opel Movano, la quota di Stellantis sale al 43,8% (+7,2%)”.
Nel mercato dei veicoli commerciali 100% elettrici, nel 2023, Stellantis ha ottenuto in Italia le leadership con il 47,5% di quota di mercato. Il marchio che ha registrato il risultato migliore è stato Opel con una quota del 22,1%. Seguono FIAT Professional, Citroën e PEUGEOT con quote rispettivamente dell’11,9%, del 6,9% e del 6,5%. A livello europeo, invece, Stellantis ha registrato una crescita rispetto al 2022 ed è salita sul podio delle vendite, forte di una quota di mercato del 38,6%.
Infine, Atessa è il più grande sito Stellantis al mondo a produrre e fornire la base camper per i veicoli ricreazionali in cui il marchio FIAT Professional è tra i leader in Europa con una quota di mercato del 30%.
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