16 Novembre 2024

Beyond Innovation: Connecting the dots



Un video per raccontare le tecnologie leggere e la sostenibilità, da sempre al centro della produzione delle supersportive di Sant’Agata Bolognese

Sant’Agata Bolognese – Automobili Lamborghini non smette mai di guardare al futuro e le tecnologie di ingegneria leggera e le innovazioni nell’ambito della sostenibilità sono due punti cardine della strategia a lungo termine dell’azienda. Dopo aver iniziato gli studi sulla fibra di carbonio, che l’hanno portata a primeggiare nel settore già negli anni ottanta, e ad aver ottenuto la neutralità carbonica della sua sede centrale già nel 2015, l’azienda continua a spingersi oltre i confini dello status quo.

Il video “Beyond innovation: Connecting the dots” esplora l’innovazione e la sostenibilità, due aspetti strettamente interconnessi, attraverso la voce di due dipendenti che ci aiutano a immaginare il futuro.

“Per noi innovazione significa curiosità, intraprendere nuove strade per migliorare le prestazioni e la sostenibilità”, afferma Elena Del Monte, Head of Body in White, Trims and Composites. “Noi di Lamborghini affrontiamo le sfide: fanno parte del DNA dell’azienda e, di conseguenza, di quello di ogni componente del team”.

“Lavoriamo insieme per promuovere il cambiamento unendo i puntini tra i progetti, i reparti, le tecnologie e i prodotti, ma soprattutto tra le persone che rendono possibile l’innovazione”, afferma Silvia Pecorari, Corporate Strategy and Sustainability Project Manager, responsabile della sostenibilità lungo l’intera catena del valore Lamborghini. “Esploriamo, troviamo metodi nuovi, creiamo una visione unica dall’unione di elementi che sembrano non avere nulla in comune”.

Entrambe confermano che le attività dei loro dipartimenti, così come quelle di altri, sono tanto correlate quanto portatrici della stessa passione Lamborghini per la ricerca e la conversione del passato in futuro attraverso l’innovazione.

“Amo viaggiare”, dice Elena. “Mi piace osservare le cose da una prospettiva diversa ed è proprio questo approccio che, secondo me, è stato implementato durante lo sviluppo della monoscocca di Revuelto[1]. Abbiamo impiegato nuove tecnologie della fibra di carbonio per creare un capolavoro che garantisce una riduzione del peso del 10% e un aumento della rigidità torsionale del 25% rispetto alla monoscocca di Aventador. La giusta tecnologia al posto giusto, ma senza limiti. Realizzare per la prima volta una struttura anteriore completamente in fibra di carbonio composita forgiata significa raggiungere un’integrazione perfetta dei componenti nella monoscocca, dando priorità alla sostenibilità e riducendo al contempo il consumo di energia e gli sprechi. Questo significa “unire i puntini”.

“La sostenibilità, così come descritta nella nostra strategia Direzione Cor Tauri 2.0, è la responsabilità che ci assumiamo nei confronti delle future generazioni”, conferma Silvia. “È un impegno che riguarda tutti e che trova dimostrazione nell’obiettivo comune di ridurre le emissioni di CO2 per auto, lungo l’intera catena del valore, del 40% nel 2030 (rispetto al 2021), mentre quest’anno tutti i sistemi di trazione diventeranno ibridi per ridurre le emissioni della flotta del 50% entro il 2025.”

“È un obiettivo che riguarda tutti”, confermano entrambe. “L’innovazione è nel nostro DNA e come azienda stiamo anticipando le tendenze del futuro.”

[1] Consumi e valori delle emissioni di Revuelto; Consumo ed Emissioni combinato: 10,3 l/100km (WLTP); Consumo di energia ciclo combinato: 78,1 kWh/100 Km (WLTP); Emissioni di CO2 combinate: 276 g/km (WLTP)