Torino – In questi giorni la nuova Citroën C3 è protagonista del lancio commerciale in tutte le concessionarie italiane. È la quarta generazione di un bestseller di Citroën, un successo globale venduto in oltre 5.600.000 unità, e ha già raccolto dal lancio oltre 50.000 ordini in Europa – e il 51% riguarda la versione elettrica ë-C3 – di cui oltre 10.00 in Italia.
Una C3 di cent’anni fa, e una C6 costruita in via Gattamelata
Ma volgendo lo sguardo a cento anni fa, a quando Citroën approdò a Milano, non si può non pensare a un’altra C3. Una vicenda molto italiana, infatti, riguarda il restauro di due veicoli storici: una Citroën C3 Trefle del 1924, prodotta in Francia, e una Citroën C6 costruita in Italia negli anni 30 nello stabilimento di via Gattamelata. Entrambi i veicoli facevano parte del parco auto della Succursale di Milano dal 1970, ma non erano mai stati messi in moto fino al restauro. Le vetture, esposte alternativamente nei saloni di Milano e Roma, erano state lasciate all’aperto nel cortile della sede milanese, esposte agli agenti atmosferici per mesi. Questa situazione ha spinto i tecnici di Citroën al recupero delle auto, data l’importanza storica di questi veicoli.
Un restauro complesso per un grande risultato
Il restauro della C3 è stato particolarmente complesso. Il motore, bloccato a causa della corrosione del quarto cilindro, ha richiesto la sostituzione del monoblocco e della testata, recuperati da una furgonetta d’epoca. Tutti i componenti, inclusi il radiatore, la frizione, il cambio e i freni, sono stati revisionati o sostituiti con ricambi originali, alcuni dei quali forniti da aziende specializzate. Anche l’impianto elettrico è stato ricostruito utilizzando materiali fedeli all’epoca, come i cavi rivestiti in tela cerata. La capote è stata rifatta sulla base di un modello simile proveniente da una concessionaria di Torino, mentre il sedile anteriore è stato riparato dopo essere stato danneggiato da una gatta che aveva partorito all’interno dell’auto.
Il grande patrimonio storico di Citroën
Il restauro della C6, invece, ha richiesto interventi meno invasivi. Oltre a una messa a punto delle punterie e del sistema di accensione, sono state sostituite le gomme, le guarnizioni dei freni e alcuni componenti meccanici, inclusa la batteria. Il restauro ha anche riguardato gli interni, rifatti utilizzando lo stesso tessuto impiegato nelle Lancia dell’epoca, e la carrozzeria, restaurata e riverniciata presso una carrozzeria Citroën specializzata in veicoli d’epoca. Entrambi i veicoli restaurati sono stati esposti in occasione di importanti eventi. La C3 è stata guidata sulla pista di Quattroruote a Vairano in occasione di uno dei molti raduni degli appassionati Citroën, mentre la C6 ha fatto la sua comparsa al “Raduno Mondiale Citroën” del 2008 presso la pista di Vallelunga a Roma, esposta accanto a una versione speciale donata al Papa negli anni 30.
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