19 Novembre 2024

25 anni di Peugeot 607: la prestigiosa Paladine


Il tetto retrattile elettroattuato è una “chicca” molto conosciuta, creata da Peugeot coi modelli Eclipse degli anni 30 e poi riproposta in tempi recenti, che ha fatto la fortuna di diversi modelli Coupé/Cabriolet degli ultimi anni, come 206, 207, 307 e 308 CC. Pochi sanno che esso equipaggia anche una lunga e prestigiosa limousine landaulet, ovvero apribile solo per gli ospiti posteriori, in forze nientemeno che al parco auto dei presidenti francesi. Si tratta della Peugeot 607 Paladine, nata nel 1999 per accompagnare le uscite dei presidenti Jacques Chirac e Nicolas Sarkozy e tuttora custodita nel garage dell’Eliseo.

Presentata esattamente 25 anni fa, a fine 1999, la grossa berlina 607 fu la vera grande novità dell’anno 2000 nella gamma della casa del leone, chiamata a sostituire la bella e raffinata 605 disegnata da Pininfarina, a sua volta erede della 604, che pure era stata il modello di rappresentanza di papi e presidenti, da Giovanni Paolo II a Giscard d’Estaing a Francois Mitterand.

Una tradizione di alta rappresentanza
Per rinvigorire il prestigio delle grandi berline del passato, in Peugeot si decide quindi di realizzare una vettura molto speciale, espressamente destinata a guadagnarsi uno spazio di rilievo nel parco auto dell’Eliseo. Deve essere qualcosa di molto prestigioso e di veramente particolare e a tal fine un team di progettisti viene messo già al lavoro quando le prime 607 di serie ancora non escono dalle catene di montaggio. Il risultato, presentato a febbraio del 2000, è qualcosa di mai visto: la Peugeot 607 Paladine.

Lunga oltre cinque metri, circa trenta centimetri più di una 607 berlina di serie, la Paladine riesce comunque a mantenerne la fiancata affilata e slanciata, valorizzata dalla brillante ed elegante verniciatura in “Bleu Céleste”. Ma quello che rende la 607 Paladine unica nel panorama delle limousine dell’epoca è l’applicazione, nella parte posteriore, ovvero in corrispondenza dei due posti destinati agli ospiti di riguardo, del tetto in acciaio e vetro ripiegabile elettricamente finora visto solo su piccole e compatte sportive. Una peculiarità unica che permette di rispolverare l’antica definizione di vettura landaulet, usata in passato per identificare le berline di rappresentanza con solo parte dell’abitacolo apribile, adibite ad accompagnare monarchi e capi di stato in parata. Completano l’esterno, per il resto identico a quello della Peugeot 607 di serie, i cerchi in lega da 18” con pneumatici 235/45R18.

Interni di alto prestigio
A bordo, e non poteva essere altrimenti, il livello delle finiture è a dir poco esclusivo. I due posti anteriori, di “servizio” perché destinati ad autista e guardia del corpo, sono simili a quelli di serie, mentre la zona posteriore è destinata ad accogliere due ospiti più un terzo posto “occasionale” come un interprete o una seconda guardia del corpo, sistemati contromarcia. Le due poltrone principali montano uno schienale regolabile elettricamente con memoria, poggiatesta pure a regolazione elettrica, e sono arricchiti da braccioli individuali e poggiapiedi, anch’essi regolabili. Una consolle centrale, mutuata da quella anteriore della 607 di produzione, riporta tra i due sedili posteriori i comandi della climatizzazione, del telefono di bordo e dell’interfono. Completano la dotazione l’immancabile frigo bar, una piccola libreria e un raffinato impianto audio. Tutti i sedili sono finemente lavorati da Hérmes in morbido cuoio in tonalità “Bleu Saphir”, rifiniti con doppie cuciture alla francese in cotone Indingo; coordinati ad essi, i tappetini in lana intrecciati a quadretti blu e bianco.

A disposizione della persona di servizio, la poltroncina disposta contromarcia offre invece un tavolino pieghevole a scomparsa totale e a comando elettrico, che incorpora uno schermo al plasma da 17 pollici collegato ad un pc e ad un lettore DVD, per lavorare in viaggio in perfetto comfort.