
La Marcialonga Bodø crea legami e scambi fra Italia e Norvegia
Studenti ‘norge’ e valligiani si scrivono in inglese per conoscersi e conoscere
Un percorso vivace e ricco di sorprese attende i marcialonghisti nordici il 22 marzo
Tutta da scoprire anche la cultura locale lungo 50 km di avventure lapponi
La Marcialonga Bodø non è solo “la cugina scandinava” della celebre granfondo di Fiemme e Fassa, ma è anche un evento capace di unire e generare scambi fra le comunità, norvegese e italiana, che in occasione della gara del prossimo 22 marzo si rinnovano in molte forme.
Nella nordica contea di Nordland, letteralmente “terra del Nord”, si trova la città di Bodø che dà il nome alla Marcialonga delle latitudini scandinave in una gara di 50, 23 o 10 km che offre molteplici possibilità ai suoi partecipanti e crea opportunità di crescita e reciproca conoscenza a tanti. Una di queste è lo scambio di corrispondenza che da mesi vede impegnati studentesse e studenti norvegesi e italiani, con protagoniste le classi prime delle scuole medie di Fiemme e Fassa (nei plessi scolastici di Cavalese, Predazzo e San Giovanni) che scrivono ai loro colleghi e coetanei norvegesi nella città di Bodø in lingua inglese. Questa non è solo l’occasione per impratichirsi nella più popolare delle lingue straniere, ma diventa un modo per conoscersi e far conoscere i rispettivi territori, le tradizioni e le usanze instaurando legami sinceri e destinati a durare nel tempo e che si allargano anche alle famiglie degli studenti, finendo per interessare l’intera comunità del territorio. Grazie alla collaborazione fra Marcialonga Italia e Norvegia vengono coinvolti circa 60 valligiani che lo scorso gennaio, poco prima della 52.a Marcialonga, hanno accolto in classe alcuni atleti scandinavi impegnati nella granfondo trentina, i quali hanno fatto da “portalettere” consegnando la corrispondenza degli scolari norvegesi. La stessa cosa avverrà di qui a poche settimane quando i rappresentanti del comitato organizzatore di Marcialonga dalla sede di Predazzo voleranno fino a Bodø con le lettere degli studenti di Fiemme e Fassa da far leggere agli ormai “amici di penna” norvegesi.
Dall’Italia è pronto a partire alla volta di Bodø un nutrito drappello di concorrenti fra i quali spiccano gli atleti dei Pro Team azzurri come il Team Robinson Trentino, il Team Futura e il Team Internorm, ma anche diversi amatori che puntano a godersi la gara in pieno stile da “bisonti”, e l’invito non può che essere quello di aggiungersi al gruppo. D’altronde alla Marcialonga Bodø c’è spazio sia per quanti vogliono concentrarsi sul lato agonistico della corsa che per quanti preferiscono godersi senza stress il vivace percorso di gara. Con un migliaio di metri di dislivello ben distribuiti lungo i 50 km della prova regina, la Marcialonga Bodø immerge i suoi concorrenti nel magnifico contesto norvegese di una località situata poco oltre il circolo polare artico dove il clima è ‘subpolare oceanico’, ma gli inverni non sono mai troppo freddi e le estati sono fresche. Lungo il suggestivo tracciato ci si muove sull’altopiano che si estende fuori il centro cittadino di Bodø e che regala panorami mozzafiato con vista fino alle magnifiche isole Lofoten. Ad attendere i partecipanti sul traguardo poi, c’è un vero e proprio clima da stadio in pieno stile Marcialonga: a bordo pista si assiepano numerosi appassionati e la popolazione locale, solo all’apparenza “rigida e scandinava”, non manca di celebrare ogni concorrente con calore e tifo. Come avviene tradizionalmente sul traguardo di Cavalese, anche a Bodø è d’obbligo festeggiare i vincitori e attendere poi per gli ultimi applausi di giornata anche chi arriva per ultimo a superare la linea del traguardo.
A dire il vero, chi ha preso parte alla Marcialonga 2025 ha già avuto un piccolo antipasto della “Bodø” perché ai bisonti più attenti non saranno sfuggiti gli stoccafissi appesi al traguardo volante di Moena. Quelli nel cuore del borgo fassano erano stati aggiunti all’arco dello Sprint con qualche lucanica tipica della zona per omaggiare il “finish” di Bodø, che viene da sempre decorato da uno dei pesci più emblematici della Norvegia.
Fra le variegate ed emozionanti esperienze da poter fare in occasione della Marcialonga Bodø c’è anche la scoperta della cultura Sami, la popolazione indigena della ‘Fennoscandia’ che nel solo stato norvegese conta oltre 40.000 componenti e che vanta storia, lingua, cultura e modi di vivere unici e tutti da esplorare. Per i fondisti italiani che raggiungeranno la Norvegia, a prezzi generalmente abbordabili e con modalità di volo pratiche dai principali aeroporti italiani, sarà possibile organizzare con il facile supporto della Nordnorsk Reiseliv, l’equivalente delle nostre aziende per il turismo, visite guidate e gite immersive alla scoperta della cultura e dell’ambiente norvegese.
Info: www.arcticmarcialonga.no
Post simili
Siculiana celebra Ayrton Senna: un museo per il mito della Formula 1 e le sue radici siciliane
Pezzi unici firmati da Frank Gehry e Urs Fischer all’asta per i Giochi Mondiali Invernali Special Olympics Torino 2025
Arrivano le nuove Aprilia RS 660 e RS 660 Factory