Torcida time!
Daniil Kvyat:
“Venire in Brasile mi piace ancora di più, ora che posso considerare questo appuntamento quasi come un’altra gara di casa, visto che la mia partner è brasiliana. Dopo un salto in Giappone per l’Honda Thanks Day, sono venuto direttamente in Brasile per trascorrere del tempo con la mia famiglia e spero di rimanere anche qualche giorno dopo la gara. I brasiliani sono molto rilassati, il clima è piacevole, si mangia bene e la gente sembra godersi la vita. Il mio portoghese sta migliorando, mentre parlo già spagnolo. Interlagos è un tracciato old school, ma abbastanza largo da consentire i sorpassi. Ci sono alcune curve incredibili con del banking come la Curva 1, che è molto più ripida di quanto non appaia in televisione. In quel punto si hanno buone opportunità di sorpasso e di solito c’è tanta azione. Il settore centrale è più tortuoso, ma ci sono anche un paio di curve ad alta velocità. Poi c’è il breve rettilineo in cui si può cercare di seguire le altre auto e tentare il sorpasso. Ma c’è da dire che su una moderna F1, nessuna sezione di questa pista è considerabile un rettilineo e non si resta quasi mai col volante dritto. Girando in senso antiorario, le forza laterali si fanno sentire sul collo nonostante l’intenso allenamento. Non è un problema, ma è impegnativo. Anche il meteo può fare la propria parte, creando nuove opportunità o nuovi rischi da affrontare. Nelle ultime due gare ho tagliato il traguardo nei primi dieci, ma poi ho perso i punti per delle formalità, quindi non vedo l’ora di ottenere un buon risultato per me e per la squadra in questo weekend. Abbiamo solo altre due gare da affrontare per quest’anno ed è incredibile: la stagione è stata lunga, ma è letteralmente volata”.
Pierre Gasly:
“Questa sarà la terza volta per me a Interlagos e l’obiettivo principale per questo weekend sarà fare punti, visto che finora qui non ne ho mai fatti. Il Brasile è un’icona di questo sport e il mio idolo è stato da sempre Ayrton Senna. Quindi, venire in Brasile è fantastico: c’è una grande cultura per la Formula 1 in questo paese. Il tracciato è piuttosto interessante, anche se è breve, con tante curve tecnicamente impegnative. Come abbiamo visto più volte in passato, il meteo può essere davvero imprevedibile e questo rende tutto particolarmente entusiasmante. Questa è la penultima gara dell’anno e, quindi, non vedo l’ora di correre. Il tracciato si affronta girando in senso antiorario e – nonostante tutto l’allenamento di questi giorni – questo resta uno dei circuiti più duri per il collo, perché nessun rettilineo è completamente dritto! Senti sempre le Forze G e durante la gara diventa impegnativo dal punto di vista fisico, specialmente nelle curve lunghe come la 3, la 4 e la 5, dove non si smette mai di girare. Adesso si va più veloci che mai in Formula 1 e quindi la Forza G minima è molto più alta rispetto al passato, rende tutto più difficile… ma siamo ben preparati! Le strutture sono un po’ più semplici rispetto ad alcuni circuiti più moderni, ma questo caratterizza Interlagos e sarebbe strano se le cambiassero. Una volta in pista, ti senti un po’ come in un’arena, è una bella sensazione. Se otterrò un buon risultato, il mio allenatore mi farà avere un paio di caipirinhas domenica sera, quindi questo è un ulteriore incentivo a far bene!”
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